D’alia: “Revocare i finanziamenti all’Humanitas | In caso contrario l’Udc fuori dalla giunta”

di Redazione

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D’alia: “Revocare i finanziamenti all’Humanitas | In caso contrario l’Udc fuori dalla giunta”

| venerdì 01 Novembre 2013 - 15:52

L’Udc valuterà il “significato della presenza” nella giunta regionale siciliana se il governatore “non revocherà immediatamente” i finanziamenti concessi per la “realizzazione di una maxi-clinica della ‘Humanitas’ a Catania”. Lo afferma il ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, Gianpiero D’Alia, commentando “notizie riportate oggi da Repubblica Palermo”.

Secondo l’esponente dell’Udc, se le indiscrezioni di stampa “fossero vere ci troveremmo di fronte a un fatto gravissimo e inaccettabile. Il governo regionale – aggiunge D’Alia – ha sempre dichiarato massimo impegno nella lotta a tutti i conflitti d’interesse e alle promiscuità tra politica e affari: un concetto che vale per ambiti come la formazione e a maggior ragione non può che riguardare la sanità, da sempre oggetto delle attenzioni di faccendieri corrotti e di interessi opachi”.

“È necessario che il governo regionale – osserva il ministro – chiarisca quanto prima i termini di questa vicenda: va da sé che una delibera del genere dovrebbe essere immediatamente revocata. Mi chiederei, in caso contrario – conclude D’Alia – che significato avrebbe la presenza del mio partito nella giunta”.

Tantissime le reazioni del mondo politico.

Il vicepresidente della commissione antimafia dell’Ars e deputato regionale dell’Udc Gianluca Miccichè, ha commentato dichiarando che “se confermata, la vicenda che riguarda il nuovo centro privato dell’Humanitas a Misterbianco sarebbe politicamente gravissima”. “Non sono tollerabili zone d’ombra nella sanità siciliana – continua Miccichè – per questo chiederemo al governo regionale di venire in aula per i chiarimenti che tutti ci aspettiamo”.

“Sarei ben felice se la mia famiglia fosse proprietaria del centro Humanita0s”. Lo precisa il deputato Luca Sammartino. “Così, però, non è e non è mai stato. Mia madre e mio zio sono, invece, dipendenti fin dagli anni ’90, solo con una pausa dal 2005 al 2011 per quanto riguarda mia madre. D’altronde oggi è estremamente semplice sapere chi è proprietario di cosa, basta una verifica alla Camera di Commercio che nessuno sembra essersi preso la briga di fare”. “La diffusione di notizie false e non debitamente verificate – prosegue Sammartino – è un problema grave in questo Paese e troppo spesso proprio queste notizie, ribadisco false, inducono in errori anche gravi i più rapidi ed attenti commentatori”.

“Siamo assolutamente certi che Rosario Crocetta e Lucia Borsellino rappresentino ad oggi due esempi di moralità e correttezza non  discutibili per la loro storia e per le azioni sinora portate avanti con coraggio. La vicenda Humanitas di Catania merita certamente la dovuta attenzione, ma crediamo che verranno fornite dal Governo regionale tutto, le linee guida che avrebbero determinato scelte che, oggi, vengono aspramente criticate da pezzi della maggioranza medesima”. Lo afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia all’Ars. 

“Sull’autorizzazione alla Humanitas occorre fare chiarezza, la legge 5 vieta nuovi accreditamenti nel settore sanitario”. Lo scrive sul suo profilo twitter Antonello Cracolici (Pd), presidente della commissione Affari istituzionali, intervenendo sulle polemiche relative alla delibera del governo. Cracolici fa riferimento alla legge regionale 5 del 2009 sul riordino del servizio sanitario in Sicilia. In un secondo tweet l’esponente Pd elogia il lavoro del collega di partito Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità all’Ars, dove ieri è arrivato lo ‘stop’ alla delibera di aumento dei posti letto convenzionati. “Pippo Digiacomo – scrive Cracolici – sulla vicenda Humanitas ha dimostrato che gli unici padroni della Sicilia sono le istituzioni democratiche”.

 

 

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