Angelino Alfano: “Il Cavaliere non è finito | ha ancora cartucce da sparare”

di Redazione

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Angelino Alfano: “Il Cavaliere non è finito | ha ancora cartucce da sparare”

| lunedì 11 Novembre 2013 - 13:18

Angelino Alfano parla della relazione tra voto di decadenza dalla carica di Senatore di Silvio Berlusconi e la tenuta del governo di Enrico Letta. “Non c’è alcun automatismo tra il voto di decadenza di Berlusconi – spiega Alfano a Skytg24 – e la caduta del  “Berlusconi non ha mai annunciato che le due questioni sono abbinate, ha sempre detto pubblicamente che distingue la vicenda giudiziaria da quella personale e questo gli ha arrecato grande beneficio di immagine e incremento nei sondaggi”. Per l’ex delfino del Cavaliere, Berlusconi sarebbe vittima di una grande ingiustizia “sulla base della quale si può affermare che il caso non è chiuso” aggiunge ancora Alfano che “Il Cavaliere ha ancora delle cartucce da sparare”.  Ma spiega di non riferirsi ad un’ipotetica grazia ma ” l’ordinamento giuridico italiano prevede delle possibilità per Berlusconi e spero che il 2014 sia l’anno in cui gli sia data la possibilità di rivalersi” dice ancora Alfano.

Il vicepremier racconta come ancora non si sappia quali saranno le reazioni di Berlusconi il prossimo 27 novembre, data del voto sulla decadenza da senatore per il Cavaliere, e spiega “Credo che su questa questione stia (Berlusconi, ndr) ancora pensano”. Per Alfano non sembra possibile chiedere al leader di continuare a guidare questo governo e aggiunge “So per certo che nella sua mente, mente di una persona responsabile, alberga forte il senso di responsabilità nei confronti del Paese”.

“Anche le elezioni adesso – aggiunge Alfano che sembra volere toccare tutte le questioni calde della politica di questi giorni – sarebbero un danno per l’Italia, per il nostro partito e per lo stesso Berlusconi”. Arriva poi il commento a chi chiede elezioni anticipate: ” “Quelli che dicono andiamo a votare subito  non dice che questo vuol dire andare a votare senza il nostro campione”, per Angelino Alfano infatti Berlusconi “potrebbe fare campagna elettorale, ma non guidare il governo”.

Sulla legge di Stabilità il ministro dell’Interno espone la possibilità di riformarla attraverso un decreto. La legge di stabilità “non è il vangelo” e per Alfano va migliorata e cambiata e pensa che sia il caso che il Pdl trovi una posizione unitaria in questa materia. Il ministro dell’Interno parla poi della possibilità di riformare la legge elettorale attraverso un decreto. In conclusione di programma, sul futuro del Popolo della libertà, spiega: “Lavoreremo fino all’ultimo istante per non spaccare, non è stato ancora deciso nulla. Ancora si può lavorare per l’unità. No a scelte radicali ed estremiste”.

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