Ripartire dai giovani per dare vita a nuove idee imprenditoriali. Questo il tema al centro del convegno conclusivo del progetto di autoimprenditorialità giovanile sperimentato dall’istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III e l’istituto superiore Duca degli Abruzzi-Libero Grassi. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Unicredit. Partner dell’iniziativa anche Confindustria giovani imprenditori Palermo, Consorzio Arca, Confartigianato Sicilia e Libera. “Questo convegno arriva a conclusione di un percorso verso la creazione della cultura di impresa, che coinvolge a tappeto tutti i ragazzi del quarto e del quinto anno, circa 600 studenti – spiega Matteo Fici, insegnante di Fisica, che si occupa dei rapporti tra scuola e mondo del lavoro – un modo per coinvolgere a tappeto gli studenti e incidere sui grandi numeri”.
Una scommessa diversa, quella di puntare sull’auto-impresa significa dare gli strumenti perché “i giovani studenti possano camminare con le proprie gambe”. “Verranno ospitate nella scuola delle nuove aziende, in settori tecnici come quello informatico, gestite dai ragazzi di 20 e 21 anni, questo dovrebbe innescare un meccanismo di emulazione anche nei più giovani”. “Vogliamo – conclude Fici – che i ragazzi capiscano che inutile illudersi di diventare impiegati di qualcuno, perché il problema è a carattere globale. Qui invece è più facile creare impresa dove non esiste la concorrenza visto che non c’è in alcuni settori tessuto produttivo. Vogliamo che i nostri ragazzi quando escano siano già in grado di lavorare”.
A fine mese avrà luogo a Palermo anche l’evento “start up week-end” dove i due istituti scolastici presenteranno nuove idee imprenditoriali.