Suicidio broker a Roma, sequestrati beni per 50 milioni

di Redazione

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Suicidio broker a Roma, sequestrati beni per 50 milioni

| mercoledì 13 Novembre 2013 - 09:11

La Guardia di Finanza sta eseguendo a Roma e in altre città italiane un sequestro di beni da oltre 50 milioni di euro nell’ambito di un’inchiesta derivata dal suicidio di  Giovanni Paganini Marana, broker romano titolare di una società  di intermediazione mobiliare, uccisosi lo scorso 7 settembre nella capitale.

Il provvedimento di sequestro,  richiesto dal pm di Roma Luca Tescaroli, è stato disposto dal  gip Maurizio Caivano. Le indagini sono state svolte da militari  del Nucleo speciale di Polizia valutaria delle Fiamme gialle,  dopo le segnalazioni di facoltosi clienti di Paganini, i quali  hanno lamentato un grosso buco finanziario fatto dal broker e da  altre persone con le somme da loro investite e mai restituite.

Nell’inchiesta – che ha riguardato prevalentemente la società  Auditors italiana srl – risultano indagate 7 persone. Sono Paola  Taccone Gallucci, Marco Chiarion Casoni, Amerigo Casamonti,  Paolo Chiapparelli e Mauro Mazzantini, tutti di Roma; Anna Paola  Tiscornia e Maria Immacolata Gambaro di Genova. I reati  contestati, diversi da indagato a indagato, vanno  dall’appropriazione indebita aggravata di somme degli  investitori all’infedeltà patrimoniale aggravata, all’ ostacolo  dell’esercizio delle funzioni di vigilanza (affidate al  ministero dell’Economia per le società di intermediazione  mobiliare) e all’abusivo esercizio di attività finanziaria. Nei  confronti di due degli indagati è anche ipotizzato il reato di  riciclaggio.

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