È scomparso dopo un anno e mezzo di malattia il maestro e scrittore napoletano, Marcello D’Orta, 60 anni, autore di uno dei libri più amati dagli italiani “Io speriamo che me la cavo”, testo che, anche grazie alla trasposizione cinematografica con Paolo Villaggio e la regia di Lina Wertmuller, ha raccontato il mondo delle scuole elementari del Meridione all’Italia intera.
“Scrivo per non morire”, aveva detto circa un anno fa lo scrittore, raccontando il modo in cui combatteva ogni giorno contro il male che lo stava lentamente portando alla morte. La notizia della scomparsa è stata data dal figlio Giacomo, sacerdote della congregazione religiosa dei Minimi di San Francesco di Paola, che domani celebrerà i funerali e pronuncerà l’omelia.
“La scomparsa del maestro e scrittore Marcello D’Orta ci addolora molto. Sapevamo – ha detto il il sindaco di Napoli Luigi de Magistris – che lottava con tutte le sue forze contro il male che l’aveva colpito un anno e mezzo fa, e speravamo tutti che riuscisse a sconfiggerlo. A nome dell’intera Amministrazione comunale esprimo le piu’ sentite condoglianze alla moglie Laura e al figlio Giacomo”.
Fra le sue opere ‘Dio ci ha creato gratis’, ‘Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso’, ‘Il maestro sgarrupato’, ‘Maradona è meglio ‘e Pele”, ‘Storia semiseria del mondo’, ‘Nessun porco è signorina’, ‘All’apparir del vero, il mistero della conversione e della morte di Giacomo Leopardi”, ‘Aboliamo la scuola’, “A voce d”e creature”.
