Andelkovic squalificato dopo la prova tv | Perinetti: “Mai successo, facciamo ricorso”

di Redazione

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Andelkovic squalificato dopo la prova tv | Perinetti: “Mai successo, facciamo ricorso”

| martedì 19 Novembre 2013 - 18:36

Sinisa Andelkovic è stato squalificato per un turno dopo il ricorso alla prova tv da parte del giudice sportivo di serie B. Una decisione senza precedenti. Per Emilio Battaglia il difensore rosanero è venuto meno “agli elementari principi di lealtà e probità sportiva” in quanto Andelkovic ha evitato una rete della Reggina sostituendosi al portiere e intercettando  il pallone che veniva deviato in angolo in quanto l’arbitro si riteneva impossibilitato dalla sua prospettiva “a valutare se il pallone abbia impattato la mano o altra parte del corpo”.

“È di tutta evidenza – scrive il Giudice nel suo comunicato – che il calciatore del Palermo ha deviato volontariamente il pallone con il braccio sinistro evitando, in questo modo, la segnatura di una rete da parte della Reggina, venendo meno agli elementari principi di lealtà e probità sportiva”. Per questo, al calciatore rosanero è stato inflitto un turno di stop.

Immediata la reazione della società rosanero che annuncia un ricorso d’urgenza contro la squalifica. Il direttore sportivo del Palermo, Giorgio Perinetti, ha commentato la decisione del giudice attraverso una nota pubblicata sul sito ufficiale della società: “Si è da subito cercato di circoscrivere ad un unico episodio l’intera gara di sabato contro la Reggina – si legge nella nota -. La legittimità della vittoria del Palermo è sacrosanta e sancita da una superiorità manifesta, con il portiere della Reggina migliore in campo. È stato detto, addirittura, che il rigore (che avrebbero dovuto comunque realizzare) avrebbe aperto ad una rimonta della Reggina senza sottolineare che il Palermo avrebbe potuto segnare ancora, anche sull’eventuale 1-1, così come capitato successivamente con la rete di Milanovic”.

Per Perinetti è “molto più serio e grave il provvedimento preso a caldo da parte del giudice sportivo senza alcun precedente specifico, applicando forzatamente una norma fino al limite consentito dal regolamento. Non posso, purtroppo, non leggere in ciò un mero tentativo di rendere presunta giustizia a chi si sente danneggiato – alimentando sterili polemiche, anziché ridimensionandole. Questo, che diventerebbe un clamoroso precedente, rischierebbe di far divenire ogni gara un pretesto, per applicazioni allargate della norma, con conseguenti dubbi sulla regolarità del campionato”.

“Mi auguro, infine – conclude Perinetti -, che il clamore mediatico il cui episodio va esponendosi consenta serenità e tranquillità di giudizio ai direttori di gara, ed ai loro assistenti, chiamati ad arbitrare le prossime partite del Palermo. La società sta cercando di centrare i propri obiettivi, lottando settimanalmente sul campo con i mezzi che le vengono da volontà ed abnegazione dei suoi professionisti impegnati”.

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