Sardegna, adesso è l’ora delle polemiche | Poteva essere evitata la tragedia?

di Redazione

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Sardegna, adesso è l’ora delle polemiche | Poteva essere evitata la tragedia?

| giovedì 21 Novembre 2013 - 11:28

La tragedia che si è abbattuta  sulla Sardegna poteva essere evitata? Sulle morti causate dal nubifragio che ha spazzato l’Isola arrivano inevitabilmente i primi inquietanti interrogativi: l’allerta meteo con criticità elevata era stato inviato dalla Protezione civile con 12 ore di anticipo. Ma era domenica e i municipi erano chiusi.

La reazione di Franco Gabrielli, responsabile nazionale della Protezione Civile, è immediata: “Questa polemica è costruita sul nulla, sono sconcertato”. Ma la tempistica dell’invio dell’allerta meteo lascia spazio ai dubbi. Dopo i giorni della tragedia, del dolore e del lutto è adesso il momento delle polemiche.

E si cerca di ricostruire le tappe dell’allarme. Alle 14.12 il Centro funzionale della Protezione civile invia l’avviso di criticità elevate, alle 16.30 la Regione Sardegna lo manda ai Comuni via fax, che lo ricevono subito ma lo scoprono alle 8 del mattino, quando il maltempo stava già crescendo in tutta l’Isola. Gabrielli spiega che è ciascuna regione a stabilire “le procedure che i livelli intermedi devono seguire”. Dunque, di chi è la responsabilità?

C’è una chiara catena di comando e leggi regionali che dettagliano quel che devono fare i sindaci. Io non faccio polemiche, mi dispiace che si assumano posizioni generalizzate”, ha affermato il capo della Protezione civile “Le responsabilità sono chiare, basta saperle leggere. Il sistema è complesso ma è di una chiarezza disarmante. Sono sicuro che il bravo sindaco è stanco di essere accomunato ai suoi colleghi che non fanno fino in fondo il proprio dovere”

Poi Gabrielli si difende: “Sfido chiunque a dirmi la cosa che ho sbagliato: possono dirmi che sono incapace, inadeguato, ma sfido a dire Gabrielli ha detto una bischerata in riferimento alla disciplina in materia di allertamento nazionale. Ho un profondo rispetto dei sindaci, porto sempre il loro grido d’allarme”.

Mentre la Sardegna piange le sue vittime, adesso ci si chiede se il drammatico bilancio della tragedia (16 vittime e migliaia di sfollati)  poteva essere evitato. Il Consiglio dei ministri ha proclamato una giornata di lutto nazionale per il 22 novembre in onore delle vittime del ciclone Cleopatra.

 

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