Sicilia e-Servizi, occhi puntati sul socio privato | L’ad Bosco: “Ingroia guardi le carte, nessuno ha “

di Maria Teresa Camarda

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Sicilia e-Servizi, occhi puntati sul socio privato | L’ad Bosco: “Ingroia guardi le carte, nessuno ha “

| martedì 26 Novembre 2013 - 16:35

“Ingroia guarderà le carte e vedrà: i sistemi sono stati realizzati e i servizi sono stati resi”. È netta e chiara la posizione di Giuseppe Bosco, amministratore delegato di Sicilia e-Servizi Venture, il socio privato della Regione, che ha già annunciato il licenziamento dei 76 dipendenti. “Non possiamo fare altrimenti – prosegue Bosco. – Lo abbiamo fatto anche a tutela dei lavoratori, per permettere loro di avere accesso agli ammortizzatori sociali”.

Ma l’assessore all’Economia Luca Bianchi non se la sente (ancora?) di dare garanzie sul futuro occupazionale dei dipendenti di Sisev. “Non possiamo prescindere da una nuova organizzazione del sistema, ma proveremo per quanto possibile a preservare le professionalità, anche se forse 76 dipendenti sono troppi di questi tempi. Valuteremo. Intanto proveremo con una proroga”.

Intanto, Antonio Ingroia, neo insediato commissario di Sicilia e-Servizi, è stato ascoltato in audizione dalla Commissione Bilancio dell’Ars, insieme a Bosco e alle rappresentanze sindacali e all’assessore Bianchi. “Gli organismi investigativi dell’Olaf, organismo antifrode dell’Ue, stanno indagando sui costi di gestione della società – ha annunciato l’ex magistrato – e so che c’è un’indagine pendente della Procura di Palermo per venire a capo del problema che riguarda non tanto i dipendenti, quanto la gestione del socio privato”.

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