Precari siciliani, corsa contro il tempo | I sindacati pressano Crocetta: “Proroga di tre anni”

di Maria Teresa Camarda

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Precari siciliani, corsa contro il tempo | I sindacati pressano Crocetta: “Proroga di tre anni”

| lunedì 02 Dicembre 2013 - 10:53

Si proverà a trovare una soluzione tampone alla vicenda dei circa 20 mila precari siciliani oggi a Palazzo d’Orleans in un incontro tra il presidente della Regione Rosario Crocetta e i rappresentanti dei tre maggiori sindacati, Cgil, Cisl e Uil. Sul tavolo, innanzitutto la richiesta di una proroga dei contratti. “Dobbiamo evitare – dice Claudio Barone, segretario regionale della Uil – che questi lavoratori, per colpe della politica, a dicembre si ritrovino in mezzo a una strada”.

All’incontro organizzato da Crocetta, che in seguito incontrerà anche i Capigruppo dell’Ars, parteciperanno il segretario regionale della Funzione pubblica della Cisl, Gigi Caracausi; Mimma Argurio, della segretaria regionale della Cgil, e Claudio Barone. La richiesta “minima” dei rappresentanti sindacali è una proroga – “di almeno tre anni”, spiega Caracausi – per avere il tempo di identificare il percorso migliore verso la stabilizzazione. “Per questa ragione – prosegue il sindacalista della Cisl – chiediamo anche che sia organizzato un tavolo tecnico con il ministro per la Pubblica amministrazione, Gianpiero D’alia”.

“Non solo con il ministro D’alia – attacca Barone – che ha dimostrato di non avere la forza e la capacità necessarie per occuparsi di questa vicenda. Al tavolo tecnico deve sedere il Governo nazionale nella sua globalità”.

“Avevamo già chiaro che non c’era sinergia con il Governo Letta – afferma Mimma Argurio, della Cgil – e il risultato che abbiamo ottenuto lo temevamo già da ottobre. Non abbiamo mai creduto agli annunci del governatore regionale, perché poco si era costruito al tavolo tecnico e troppo era stato dichiarato invece ai giornali. Ora la situazione deve cambiare, dobbiamo verificare che ci sia la copertura finanziaria necessaria per la proroga, eventualmente per un periodo superiore ai tre anni,  e poi delineare il processo per la stabilizzazione”.

Ma il ministro D’Alia ieri ha “scaricato” le responsabilità sul Governo regionale. “Il governo ha fatto la sua parte, ci auguriamo che la Regione faccia presto la legge regionale che ha concordato con noi e che servirà a definire un percorso serio e razionale per il superamento del precariato”.

Intanto,  i precari  stanno riunendosi in presidi e sit-in davanti alla Prefettura e a piazza Indipendenza per far sentire la propria voce alle Istituzioni impegnate a cercare una soluzione alla loro vicenda. Bisogna fare in fretta, infatti: manca soltanto una manciata di giorni alla fine dell’anno, termine entro cui dev’essere raggiunto l’obiettivo di garantire una proroga che apra al processo di stabilizzazione capace di superare la censura del commissario dello Stato.

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