Camorra, la Dia sequestra 4 milioni di beni | ad affiliati del clan dei Casalesi

di Redazione

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Camorra, la Dia sequestra 4 milioni di beni | ad affiliati del clan dei Casalesi

| venerdì 06 Dicembre 2013 - 09:23

La DIA di Napoli, sta eseguendo due provvedimenti di sequestro beni nelle province di Caserta, Latina e Milano a presunti esponenti del clan dei casalesi.

Con il primo provvedimento, è stato disposto il sequestro dei beni di Luigi Corvino, nato a Casal di Principe (CE) il 30.10.1966, attualmente sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.

Il 6 dicembre 2011, Luigi Corvino unitamente ad altre 56 persone, sono state arrestate dagli uomini del Centro Operativo e dai Carabinieri di Caserta, nell’ambito dell’operazione “il Principe e la (scheda) ballerina”, perché destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Le condotte contestate agli arrestati variavano dall’associazione per delinquere di tipo camorristico, alle estorsioni, turbativa delle operazioni di voto mediante corruzione e/o concussioni elettorali, truffa ai danni dello Stato, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, riciclaggio e reimpiego di capitali di illecita provenienza, ed altro, reati tutti aggravati dalla finalità di aver agevolato il clan dei Casalesi, fazione Bidognetti.

Luigi Corvino concorreva all’associazione camorristica del “clan dei Casalesi” fazione Bidognetti, quale politico locale, Consigliere Comunale di Casal di Principe (CE).

Allo scopo, forniva al sodalizio criminale di riferimento uno stabile contributo, assecondandone le richieste di assunzione, sostenendone gli interessi economici anche nel settore degli appalti, delle forniture, dell’edilizia, procacciando voti per se stesso e per altri esponenti politici graditi all’organizzazione. Il clan in questo modo, non solo otteneva il controllo delle istituzioni locali, ma rafforzava il vincolo dell’assoggettamento nei confronti delle popolazioni di Casal di Principe e dei paesi limitrofi, ulteriormente soggiogate dal maggiore credito, prestigio e autorevolezza derivanti dalla dimostrazione del predominio, non solo criminale, ma anche politico (attraverso l’elezione di uomini legati al sodalizio) dell’organizzazione sui territori sottoposti alla propria influenza. Circostanze queste che consentivano un ulteriore e completo controllo di appalti, assunzioni, contratti pubblici ed altre utilità pubbliche.

Nella circostanza,Corvino, referente politico del clan “dei casalesi”, in cambio del voto, a proprio o altrui vantaggio, prometteva a taluni elettori utilità di varia natura, e, più specificatamente, l’assunzione presso l’erigendo centro commerciale “Il Principe”, in occasione delle consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio Comunale di Casal di Principe del 27 e 28 maggio 2007 e del successivo ballottaggio del 10 ed 11 giugno 2007.

Con il secondo provvedimento ablativo è stato disposto il sequestro dei beni di Francesco Lampo, nato a Teverola (CE) il 12.06.1964, imprenditore ritenuto, almeno fino agli inizi del 2000, organico al clan dei Casalesi, fazione Zagaria, particolarmente attivo nella riscossione di tangenti e reinvestimento degli illeciti proventi.

Lo stesso venne tratto in arresto perché ritenuto sodale al clan camorristico dei casalesi, con il compito di fornire continuo appoggio logistico agli affiliati, di nascondere armi, di riscuotere tangenti provento di estorsioni e di reinvestire gli illeciti profitti delle attività criminali.

Inoltre, unitamente ad altri, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dall’appartenenza al sodalizio camorrista dei casalesi, imponeva ai titolari e soci di una ditta edile che aveva ottenuto l’appalto per la costruzione di tre edifici per civile abitazione in Aversa (CE), a cedere in sub-appalto alla ditta controllata dal Lampo, la Cooperativa CEA, l’esecuzione dei lavori.

Nello specifico sono in corso di sequestro, in Trentola Dugenta (CE), un terreno ed un fabbricato composto da un piano garage e 7 appartamenti, per un valore complessivo di oltre due milioni di euro.

Nello specifico sono in corso di sequestro in Caserta, San Cipriano d’Aversa (CE), Casal di Principe (CE), Aversa (CE), Minturno (LT) e Milano, per un valore complessivo di oltre due milioni di euro:

  • n. 4 società e relative quote per l’intero capitale sociale, ovvero:
  • quota di euro 5.500/00 della MEDICAL CAMPUS S.r.l. con sede in San Cipriano d’Aversa (CE), via M. Buonarrotti n. 34, intestata a Luigi Corvino;
  • capitale sociale e intero patrimonio aziendale della CAS.RIB. S.R.L., con sede legale in Caserta, Via Patturelli 40 – capitale sociale di euro 10.000/00. La sede amministrativa è in Casal di Principe, via Vaticale n. 99:
  • quota di euro 3000/00, intestata a Luigi Corvino;
  • quota di euro 7000/00, intestata a Caterina Corvino sorella di Luigi;
  • quota di euro 6.000/00 della BUILDING IMMOBILIARE S.R.L. con sede legale in Aversa (CE) alla via Salvo D’Acquisto n. 120, intestata a Luigi Corvino;
  • intero patrimonio aziendale della impresa individuale Luigi Corvino, con sede in Casal di Principe (CE) alla via Parroco Gagliardi n. 7 esercente l’attività di coltivazione ortaggi, meloni, radici e tuberi.
  • n. 10 immobili suddivisi in appartamenti e terreni
  •  n. 3 autoveicoli;
  • n. 15 rapporti finanziari.

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