Sassuolo-Milan 4-3, show di Berardi che entra nella storia | Rossoneri, che figura

di Domenico Giardina

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Sassuolo-Milan 4-3, show di Berardi che entra nella storia | Rossoneri, che figura

| domenica 12 Gennaio 2014 - 22:42

Ti aspetti il Milan che passeggia sul Sassuolo dall’alto di una differenza abissale e invece ecco Domenico Berardi da Cariati, 19 anni e autore delle 4 reti che abbattono il Diavolo e forse anche Massimiliano Allegri.

Il Sassuolo consegue il risultato più importante della sua storia calcistica battendo per 4-3 i quotati campioni rossoneri. Un’umiliazione netta per il Milan che forse ha un po’ sottovalutato l’impegno.

Eppure i rossoneri non partono male. Il piglio sembra quello giusto e dopo 13 minuti si portano avanti già di due reti. La prima arrivata al 9′ con Robinho che riceve palla sulla sinistra da De Jong, entra in area e batte Pegolo. Al 13′ raddoppia Balotelli che viene servito da Cristante e con un gran destro fulmina il portiere neroverde.

Quest’uno-due avrebbe potuto abbattere qualsiasi squadra in lotta per la salvezza, ma non Berardi. Che da quel momento si scatena e trascina i suoi alla rimonta. Suona la riscossa al 15′ con una rete sotto misura, richiama i suoi al pareggio al 28′ con uno splendido sinistro con il quale aggira Bonera e batte Abbiati sul primo palo.

Guida al sorpasso la sua squadra al 41′ anticipando Emanuelson su un cross da sinistra e mette la ciliegina sulla torta a inizio ripresa andando a raccogliere il passaggio di Kurtic, ultimo passo di una splendida azione corale dei suoi.

Sembra incredibile ma è tutto vero. Il Sassuolo è la grande squadra in campo e il Milan la provinciale spaurita. Allegri prova a risvegliare i suoi con un doppio cambio, Montolivo e Pazzini al posto di Cristante e Nocerino, ma serve a poco.

C’è anche spazio per l’esordio di Honda, subentrato a Robinho. Ed è proprio il giapponese a svegliare i suoi con un gran sinistro dal limite dell’area che finisce sul palo alla sinistra di Pegolo. È il minuto 84.

Preludio al gol di Montolivo che arriva all’86‘ e che dà il via a un finale incandescente. Il Milan prova a salvare la faccia e va vicinissimo al pareggio per ben due volte con Pazzini. La prima volta il centravanti devia un cross di Kakà che Pegolo respinge d’istinto da pochissimi passi.

All’88’ Balotelli impegna Pegolo alla respinta e sulla ribattuta, a porta completamente sguarnita, il centravanti di scuola Atalanta riesce a colpire la traversa. Era davvero la cosa più difficile da fare.

L’arbitro dà cinque minuti di recupero in cui il Milan si lascia andare in avanti con tutti gli effettivi, ma la difesa del Sassuolo è d’altri tempi. Finisce 4-3, ed è il risultato più giusto.

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