La caccia al rinoceronte nero | aggiudicata all’asta da un texano

di Redazione

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La caccia al rinoceronte nero | aggiudicata all’asta da un texano

| lunedì 13 Gennaio 2014 - 08:29

Sono bastati 350mila dollari ad un membro anonimo del Dallas Safari Club per comprare all’asta il diritto di abbattere un rinoceronte nero Nero. Certo per i cacciatori di tutto il mondo questo potrebbe essere un punto di cui essere invidiosi, ma per gli animalisti si tratta di un fatto molto grave. Il permetto di abbattere un rinoceronte è stato messo all’asta dal Dallas Safari Club, che con i fondi raccolti farà un versamento nelle casse della Namibia per finanziare “pattugliamenti anti bracconaggio, protezione dell’habitat, ricerca e altre misure cruciali per proteggere la popolazione a rischio dei rinoceronti neri”.

Il cacciatore facoltoso che si è aggiudicato il diritto di abbattere il rinoceronte, però non potrà andare in giro per il Paese africano ad abbattere un qualunque esemplare della specie. Sarà, infatti, accompagnato dalle guardie del Mangetti National Park che lo guideranno fino al raggiungimento del giusto esemplare da abbattere. Se la caccia avrà buon fine l’avventura del texano si esaurirà in breve e senza nessun guadagno. Infatti il corpo e la carne dell’animale verranno utilizzati per sfamare una comunità locale.

Il Worl Wildlife Fund ha stimato che nel continente africano siano rimasti meno di 5000 esemplari di rinoceronte, di questi 1800 vivono in Namibia, dove il governo ha approvato una norma che permette di uccidere 5 rinoceronti ogni anno. Per il governo del Paese africano questa “caccia autorizzata” garantisce di ottenere i fondi per poter conservare la specie, in quanto gli esemplari scelti per essere abbattuti hanno caratteristiche specifiche. I rinoceronti che possono essere abbattuti sono anziani e quindi inutili nel processo di riproduzione e mantenimento della specie.

“La scienza dimostra che la caccia selettiva aiuta la popolazione dei rinoceronti a crescere”, con queste parole attraverso un comunicato stampa il club di Dallas ha giustificato la sua iniziativa, ma le reazioni e le preoccupazioni di molti enti ed organizzazione per la difesa degli animali non si sono fatte attendere. La Peta ha immediatamente sollevato la protesta, mentre  la Humane Society ha promesso un forte impegno affinché il trofeo della caccia possa essere trasportato negli Stati uniti.

 

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