Muore a 18 anni per un ascesso, i Nas sequestrano la cartella clinica | Disposta l’autopsia sul corpo della giovane /VIDEO

di Redazione

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Muore a 18 anni per un ascesso, i Nas sequestrano la cartella clinica | Disposta l’autopsia sul corpo della giovane /VIDEO

| martedì 11 Febbraio 2014 - 12:20

I carabinieri del Nas di Palermo hanno sequestrato la cartella clinica nell’ospedale Civico di Tania Priolo, la ragazza di 18 anni morta per le conseguenze di un ascesso mal curato. Il sequestro è stato disposto dalla procura di Palermo che ha aperto un’inchiesta.

La giovane che adesso si trova nella camera mortuaria dell’ospedale Civico di Palermo sarebbe morta dopo avere peregrinato con la madre per tre ospedali diversi: prima al Buccheri La Ferla, poi al Policlinico e infine al Civico. Qui è stata vista la prima volta la mattina del 24 gennaio poi la sera quando è stata ricoverata in rianimazione in gravi condizioni per una fascite. La madre, disperata all’obitorio, non riesce a darsi pace.

Intanto sarà conferito nelle prossime ore l’incarico ai medici legali per eseguire l’autopsia sulla  ragazza. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dal sostituto Carlo Marzella. I Nas hanno già sequestrato la cartella clinica della ragazza. La giovane, che abitava a Palermo nel quartiere Brancaccio, non sarebbe andata inizialmente da un dentista privata a causa delle precarie condizioni economiche della sua famiglia. La ragazza è stata in cura prima in altre strutture ospedaliere e infine è stata ricoverata al Civico dal 24 gennaio fino alla sua morte. Dai primo accertamenti risulterebbe che la paziente aveva assunto gli antibiotici che le erano stati prescritti prima del ricovero.

“Siamo di fronte all’ennesima vittima di un sistema sanitario inadeguato? Questo è ancora da accertare, perché le indagini sono in corso, ma la gravità di quanto accaduto è di proporzioni smisurate”. Lo dice Ivano Giacomelli, segretario nazionale dell’associazione dei consumatori Codici (Centro per i diritti del cittadino), a proposito della morte della ragazza di 18 anni, causata da uno shock settico polmonare, conseguenza di un ascesso dentario. Codici annuncia la propria costituzione di parte civile nell’eventuale processo e rilancia la campagna “Indigniamoci: ci scippano la salute e la dignità”, incentra sulle inefficienze e gli errori medici.

LA DISPERAZIONE DELLA MADRE

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