Palermo, il Comune e la storia infinita dei dehors | Ritorna la doppia autorizzazione dell’Asp

di Alessia Rotolo

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Palermo, il Comune e la storia infinita dei dehors | Ritorna la doppia autorizzazione dell’Asp

| martedì 25 Febbraio 2014 - 16:17

L’intesa sembrava ormai raggiunta ma ecco che in consiglio Comunale a Palermo spunta un nuovo problema da superare per trovare un nuovo accordo tra l’Assessore comunale alle Attività Produttive Marco di Marco e Sala delle Lapidi sull’annosa faccenda dei dehors.

Adesso serve il parere dell’Asp per la somministrazione all’aperto. Sarebbero così due le autorizzazioni che servirebbero a chi ha un locale che somministra cibi e bevande ed ha anche un gazebo all’esterno. Ieri la problematica, già sollevata in passato, è riemersa dagli abissi dove tutti l’avevano lasciata da tempo.

Invece è tornata con forza durante la riunione indetta dal presidente di Sala delle Lapidi Totò Orlando con l’assessore alle Attività produttive Marco Di Marco e le commissioni Prima, Seconda e Sesta, convocata proprio per trovare una soluzione definitiva al problema dehors e approvare in tempi rapidi il regolamento.

Ad avere la peggio saranno i ristoranti. Se un cliente compra un cibo o una bevanda e la consuma su un tavolino esterno, senza quindi che vi sia un servizio al tavolo, non è necessaria la seconda autorizzazione e il dehors sarà più semplice da piazzare. Ma per pizzerie o ristoranti, in cui il servizio al tavolo è indispensabile, il problema si porrà. Le linee guida dell’Asp parlano chiaramente della necessità di barriere laterali e coperture che i gazebo garantivano, malgrado nessuno all’azienda ne abbia mai parlato espressamente.

Di Marco però rispetto alle precedenti versioni del regolamento ha ammorbidito la sua posizione. Intanto gli stalli dei posteggi si possono occupare dalla struttura adibita alla somministrazione. “È consentita in area di sosta veicolare aderenti al marciapiede, se presente, escludendo pertanto la carreggiata stradale, previo parere del competente ufficio traffico” si legge sul nuovo regolamento. Anche la durata dell’occupazione viene portata a 11 mesi, dai 6 originari.

“Superata la vicenda degli stalli bisogna superare il concetto di temporaneità – tuona Paolo Caracausi, presidente della commissione attività produttive che aveva presentato un suo regolamento – bisogna dare certezze ai commercianti con un orizzonte accettabile altrimenti nessuno investe”.

Il regolamento prevede anche una norma transitoria in favore di tutti i commercianti che avevano i gazebo e li hanno dovuti smontare alla scadenza di tutte le proroghe. Per loro si concederà automaticamente una concessione annuale per uno spazio di ristoro all’aperto alle nuove condizioni.

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