M5S, il popolo del web vota per l’espulsione | I quattro senatori sono fuori dal Movimento

di Domenico Giardina

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M5S, il popolo del web vota per l’espulsione | I quattro senatori sono fuori dal Movimento

| mercoledì 26 Febbraio 2014 - 19:31

Il voto del popolo del web dà ragione a Beppe Grillo e alla sua richiesta di espulsione dei quattro senatori dissidenti pentastellati. Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Fabrizio Bocchino e Lorenzo Battista sono ufficialmente fuori dal Movimento.

“In 29.883 hanno votato per ratificare la delibera di espulsione. 13.485 hanno votato contro. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato”. Così su twitter Beppe Grillo annuncia il risultato della votazione. Sul sito si legge che “hanno partecipato alla votazione 43.368 iscritti certificati al Movimento 5 stelle”.

Il futuro dei 4 senatori dissidenti rimane un punto interrogativo. Tre di loro hanno paventato la possibilità di dimettersi da senatori. Ma non è detto che la loro attività politica non possa continuare anche da indipendenti. Qualora ci fossero altri fuoriusciti dal Movimento si potrebbe delineare addirittura la possibilità di creare un gruppo parlamentare autonomo. Quindi una nuova formazione politica in pieno contrasto con la linea assunta dai Cinque Stelle.

E questa opportunità potrebbe essere colta a breve vista la decisione di Alessio Tacconi e di altri cinque deputati del Movimento Cinque Stelle di lasciare il gruppo alla Camera. “Esco dal gruppo dei 5 Stelle alla Camera e con me ci sono altri cinque deputati – ha detto l’ormai ex M5S ai microfoni de “La Zanzara” su Radio 24 -. nel Movimento comandano solo Grillo e Casaleggio e questo voto ne è l’ennesima dimostrazione. loro due sono il braccio e la mente”.

Tacconi ha anche espresso forti dubbi sulla raccolta dei voti: “Il sistema di voto è in mano alla Casaleggio Associati e ci dobbiamo per forza fidare. Se fosse affidato a terzi sarebbe più trasparente, non lasciando spazio a dubbi”.

L’impressione è che all’interno del Movimento questa espulsione possa segnare una frattura. I toni tenuti nell’Assemblea di oggi, dove tra urla e addirittura pianti, si è consumato il destino dei quattro dissidenti hanno fatto sbottare molti degli iscritti. Qualcuno sarebbe già pronto a lasciare, altri si dicono possibilisti. Ma se una certezza c’è è che si fa strada tra gli iscritti l’idea di essere solo “pedine da manovrare”.

Grillo, dal canto suo, si fa forte del voto della “base”. Due terzi degli iscritti certificati la pensano come lui e questo appare un dato incontrovertibile che il leader potrà continuare a spendere. Ma una crepa si sta cominciando a insinuare. Se c’è un punto sul quale Orellana, Campanella, Bocchino e Battista non possono essere contraddetti è sul fatto che nessun regolamento è stato violato. Quindi perché questa richiesta di espulsione? Grillo, come suo stile, non risponde nel merito ma dice che “va bene così. Alla fine saremo di meno ma saremo più coesi. Queste persone quando stavano sul palco con me la pensavano in maniera assolutamente diversa. Nella vita si cambia”.

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