Un patrimonio del valore di 300 mila euro tra cui figurano, in particolare, due aziende operanti nel settore della commercializzazione di autoveicoli, un immobile e conti correnti e disponibilità bancarie è stato sequestrato a Daniele Musarra Amato, 43 anni, su indicazione della Direzione investigativa antimafia di Catania.

Il Tribunale di Catania ha emesso un provvedimento di sequestro dopo avere recepito la proposta della Dia che, dopo un’articolata indagine patrimoniale, ha accertato una cospicua e generalizzata sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto. Accertata anche l’assenza, sia nei confronti di Musarra Amato che dei suoi familiari e conviventi, di risorse lecite, atte a giustificare gli investimenti posti in essere.

Musarra Amato è stato arrestato lo scorso settembre, insieme ad altre nove persone, nell’ambito dell'”Operazione Tuppi” condotta dal Comando provinciale dei Carabinieri di Catania e coordinata dalla locale Direzione distrettuale antimafia. L’inchiesta aveva consentito di mettere in luce l’esistenza di un’articolata associazione dedita all’importazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti a Catania.

Al vertice di questa organizzazione Gaetano Nicotra, fratello del più noto Mario detto “‘u Tuppu”, rientrato a Misterbianco dopo un lungo periodo agli arresti domiciliari a Ravenna. Musarra Amato, oltre a gestire in proprio attività illecite legate al traffico di sostanze stupefacenti, aveva il compito di reperire e rivendere la droga per conto dei Nicotra con i quali progettava importazioni di ingenti quantitativi di cocaina da smerciare per lo più sul mercato catanese.