Respinta l’istanza di scarcerazione di Sabrina Misseri, la 23enne di Avetrana condannata all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Taranto per aver ucciso, il 26 agosto del 2010, la cugina Sarah Scazzi. Lo ha deciso il tribunale del riesame di Taranto.
Condannata all’ergastolo per lo stesso delitto anche la madre, Cosima Serrano. Motivando la decisione, riporta il Messaggero, i giudici spiegano che per la giovane esistono ancora il pericolo di fuga, di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio. Inoltre il Tribunale fa presente che da parte della difesa della detenuta non è stata prodotta alcuna documentazione medica che attesti uno stato di salute della ragazza incompatibile con il regime carcerario.
“Sabrina Misseri è a pezzi e va scarcerata perché non ci sono le esigenze cautelari”. Così aveva detto nei giorni scorsi al Tribunale del Riesame l’avvocato Nicola Marseglia che difende la giovane insieme a Franco Coppi. Ma i giudici hanno detto no ai domiciliari. All’udienza aveva partecipato anche Sabrina, ma solo “per prendere aria e guardare due alberi” aveva poi aggiunto il legale.
Leggi anche: