Alfano: “Ancora troppi femminicidi in Italia” | I dati allarmanti del Viminale

di Maria Teresa Camarda

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Alfano: “Ancora troppi femminicidi in Italia” | I dati allarmanti del Viminale

| sabato 08 Marzo 2014 - 17:57

“Subito una legge contro il femminicidio durante il semestre italiano all’Unione europea”. La proposta arriva nel giorno della Festa della donna dal ministro dell’Interno, angelino Alfano, che ha fatto visita all’associazione di volontariato ‘Telefono Rosa’ a Roma. “Riteniamo che occorra una visione europea sul fenomeno del femminicidio e mi impegno a portare il tema come priorità nel semestre europeo di presidenza italiana dell’Unione Europea”.

Prendendo in esame i mesi di gennaio e febbraio nel 2013 gli omicidi sono stati 85 e sono passati a 68 nei primi due mesi del 2014. Gli omicidi ai danni di donne nei primi due mesi del 2013 erano 25 mentre nei primi due mesi del 2014 sono passati a 15. “Segnaliamo un calo degli omicidi in generale che non ha precedenti nella nostra storia. Ma non diminuiscono i numeri di omicidi che hanno per vittime le donne e questo è un elemento di preoccupazione”. Soltanto in questa settimana ne sono stati commessi altri sei, gli ultimi oggi a Vigevano e a Perugia.

Secondo i dati forniti dal Viminale sul totale dei reati commessi in tutta Italia nel 2013, il 41,35% hanno avuto vittime di sesso femminile. Si tratta di un dato costante negli anni: nel 2008 le vittime dei reati di sesso femminile erano il 39,63%. La percentuale di vittime femminili aumenta per quanto riguarda il reato di maltrattamenti in famiglia: su 11.045 casi del 2013 le vittime donne sono l’81,63%. Per il reato di atti persecutori su 10.708 casi avvenuti nel 2013, 77,72% hanno vittime di sesso femminile.

“Le indagini però ci hanno permesso in tutti i casi di prendere il colpevole e occorre continuare a lavorare e non mollare. La scommessa – ha detto il ministro Alfano – vuole essere soprattutto educativa nell’alimentare il senso del rifiuto e del disprezzo nei confronti di chi usa questo genere di violenza”.

Un elemento di soddisfazione arriva però da l funzionamento della legge contro lo stalking. “Dal 2009 ad oggi si sono registrate ben quarantamila denunce per atti persecutori”. “La donna – ha spiegato il ministro Alfano – è in grado ora di alzare la voce e se ci sono arrivate quarantamila denunce vuol dire che questa legge serviva. Ci siamo inoltre resi conto che spesso il reato di stalking è il presupposto di reati ben più gravi”.

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