Iachini chiede ai suoi la gara perfetta | “L’Avellino è la sorpresa del campionato”

di Redazione

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Iachini chiede ai suoi la gara perfetta | “L’Avellino è la sorpresa del campionato”

| giovedì 03 Aprile 2014 - 15:49

“Servirà la partita perfetta”, non ha dubbi Beppe Iachini che chiede ai suoi di lavorare sull’approccio alla gara, soprattutto perché di fronte a sé avranno una delle sorprese di questo campionato di Serie B.

Ed è per questo che il tecnico del Palermo non si nasconde: “Il nostro obiettivo è quello di rimanere concentrati e per portare altri punti a casa dovremo assolutamente migliorare in diversi aspetti come la tattica individuale e l’essere più cinici sotto porta”.

Dieci partite. Dieci finali ancora da giocare. Dopo aver conquistato il maggior numero di vittorie in trasferta della sua storia, il Palermo cerca il risultato casalingo contro l’Avellino: “E’ una squadra che sta portando avanti un ottimo percorso – ha detto il tecnico in conferenza stampa – ne sono rimasto sorpreso. Tutto deve essere coordinato e dobbiamo stare attenti alle loro ripartenze. La loro squadra cerca l’inserimento con giocatori di potenza. Hanno vinto anche ad Empoli, non bisogna sottovalutarli”.

Il Palermo arriva alla gara con l’Avellino con quasi tutta la rosa a disposizione. Recuperato, quindi, Maresca che si è riunito al gruppo. Hernandez è ancora a mezzo servizio per la frattura del terzo metacarpo della mano destra, ma Belotti è pronto per essere schierato titolare. Parola di Iachini: “Può giocare dall’inizio come gli altri – ha detto – ma bisogna tenere alte le antenne perché dopo un infortunio del genere niente bisogna essere lasciato al caso. In campo serviranno trenta-quaranta scatti, se li ha nelle gambe, potrà mettere in difficoltà il nostro avversario”.

L’allenatore abbozza anche una tattica per poter piegare l’Avellino: “Bisognerà fare bene le due fasi di possesso. Le dovremo sapere fare sia con Vazquez mezz’ala che con tre centrocampisti. Poi che siano schierati a rombo o a triangolo nella fase di non possesso non importa, perché quando si attacca dobbiamo mutare e garantire superiorità. Lavoriamo per non essere leggibili. Per essere imprevedibili”.

Ma quando il Palermo potrà dire veramente che l’anno prossimo giocherà in Serie A? “Dopo le partite con Avellino, Trapani e Reggina, ne giocheremo altre. Il nostro gruppo deve ancora conoscerci e neanche dopo queste partite sarà tutto finito. Ci sarà ancora tanto da mangiare”.

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