Una cinquantina di operai della Micron | occupano l’aula consiliare del Comune di Catania

di Redazione

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Una cinquantina di operai della Micron | occupano l’aula consiliare del Comune di Catania

| venerdì 04 Aprile 2014 - 12:14

Una cinquantina di operai della Micronla società che produce componenti elettroniche a Catania, ha occupato da ieri pomeriggio l’aula consiliare del Comune. I lavoratori temono di perdere il lavoro e chiedono garanzie sul loro futuro: Micron ha avviato le procedure di licenziamento collettivo per 127 addetti su 323. Se non verranno revocate lunedì partiranno le lettere di licenziamento. Ieri al ministero dello Sviluppo economico si è svolto un incontro con i sindacati. Nel pomeriggio gli operai hanno deciso di occupare l’aula consiliare dopo la conclusione dei lavori d’aula.

“Il ministro Guidi – dicono il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone e Francesco Furnari della Rsu della Micron – ha formalmente assunto l’impegno di evitare i licenziamenti, noi chiediamo che le procedure vengano bloccate immediatamente, che si trovino delle soluzioni alternative e che il personale in esubero venga riassunto da StM. Micron impiega personale altamente qualificato – fisici, ingegneri e matematici – e la società potrebbe utilizzarli per la produzione di componenti elettroniche”.

La nostra protesta, che durerà ad oltranza fino a lunedì prossimo, quando vi sarà un incontro nel Ministero del Lavoro, è un messaggio per il sindaco di Catania e per il Presidente del Consiglio dei ministri: noi siamo e resteremo nel municipio finché non avremo risposte più complete rispetto a quelle già avute”. Lo ha affermato, il delegato della Fim Cisl della Micron Giuseppe Principato, che si trova in Piazza Duomo insieme con un gruppo di 150 lavoratori della Micron.

“Se i lavoratori della Micron hanno deciso di fare un passo di tale portata è per chiedere con forza l’intervento della Presidenza del Consiglio”. Lo affermano Cgil, Cisl, Uil, Ugl con Fiom, Fim, Uilm, Uglm di Catania in una nota. Per i sindacati “l’assemblea permanente nell’aula consiliare del Comune serve per ricordare che il 7 aprile, giorno di scadenza delle procedure di mobilità,è oramai arrivato, e per chiedere un’attenzione più vera ed adeguata da parte del governo regionale e nazionale”.

“Dopo aver registrato l’inadeguatezza delle risposte da parte del Ministro dello sviluppo economico – sottolineano le segreterie di Cgil, Cisl, Uil, Ugl con Fiom, Fim, Uilm, Uglm di Catania – arriva l’ultima iniziativa eclatante dei lavoratori Micron: al sindaco Bianco, unico rappresentante delle istituzioni ad avere un ruolo sempre attivo in questa vertenza, chiediamo di mantenere il suo appoggio e di sollecitare il presidente del consiglio”.

“Ora però le istituzioni, tutte insieme – continua la nota – dovranno definitivamente centrare la questione chiedendo e ottenendo che gli investimenti di Micron, e del settore tutto della microelettronica insieme agli splendidi risultati ottenuti grazie ai lavoratori siciliani, vengano mantenuti in Italia, e che a fronte di un caso pericoloso, ingiusto e ingiustificato di delocalizzazione, si debba reagire con la difesa strenua di un bene diventato comune”. ”L’ultima spiaggia conclude la nota – sarebbe il rientro dei 419 lavoratori in St, la casa madre che ha un dovere morale nei loro confronti”.

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