Tre famiglie su quattro costrette all’economia domestica

di Redazione

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Tre famiglie su quattro costrette all’economia domestica

| sabato 26 Aprile 2014 - 11:16

Il 73 per cento delle famiglie italiane torna all’economia domestica. Quasi tre famiglie su quattro hanno tagliato gli sprechi a tavola, di questi il 45 per cento ha ridotto lo spreco mentre il 28 per cento li ha addirittura annullati. Questi i risultati emersi dall’indagine Coldiretti/Ixè sugli effetti della crisi economica sulle tavole degli italiani nel 2014, ma COldiretti precisa che nonostante i grandi cambiamenti il 26 per cento delle famiglie non ha cambiato il suo comportamento. Tra coloro che hanno tagliato la spesa l’80 per cento ha ammesso di fare la spesa in modo più oculato, il 37 per cento mostra maggiore attenzione alla data di scadenza e il 26 percento ha ridotto le dosi acquistate, mentre il 56 per cento delle famiglie riutilizza gli avanzi.

“Il risultato è stato che si è verificato il drammatico crollo storico della spesa, con le famiglie che hanno tagliato dal pesce fresco (-20 per cento) alla pasta (-9), dal latte (-8) all’olio di oliva extravergine (-6) dall’ortofrutta (-3) alla carne (-2) – spiega Coldiretti – mentre aumentano solo le uova (+2 per cento), sulla base dell’analisi della Coldiretti su dati Ismea relativi al primi undici mesi del 2013. L’andamento della spesa – sottolinea Coldiretti – riflette anche la tendenza a privilegiare l’acquisto di materie prime di base come farina (+7 per cento), miele (+12) ma anche dei preparati per dolci (+6), in netta controtendenza rispetto al calo complessivo degli acquisti alimentari stimato pari al 4 per cento”.

Si modifica quindi il carrello della spesa delle famiglie italiane dove le materie per la preparazione dei cibi aumentano a scapito dei cibi già pronti, come merendine e gelati. A cambiare sono anche i luoghi della spesa: nel 2013  il 25 per cento in più degli italiani ha fatto la spesa nei mercati dei contadini, che sembrano essere in grado di resistere ai costi della crisi. “Nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica – spiega la Coldiretti – si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo. I mercati degli agricoltori promuovono la conoscenza della stagionalità dei prodotti, ma anche la filosofia del km zero, con i cibi in vendita che non devono percorrere lunghe distanze, riducendo le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio”.

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