Dolori dopo un allenamento? La colpa non è dell’acido lattico

di Alessandro Gulletta

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Dolori dopo un allenamento? La colpa non è dell’acido lattico

| lunedì 28 Aprile 2014 - 08:55

Solitamente si associano i dolori post allenamento alla presenza di acido lattico.

L’acido lattico si produce in eccesso quando l’intensità dell’allenamento aumenta generando fatica muscolare e bruciore, risulta fondamentale sottolineare che viene smaltito in due tre ore dopo l’allenamento quindi non è il responsabile del dolore muscolare che spesso si avverte il giorno dopo o nei giorni successivi.

Questa sintomatologia dolorosa è causata da micro lesioni muscolari che originano processi infiammatori oltre che da un aumento della sensibilità delle zone interessate all’allenamento dove vi è un incremento della circolazione ematica e linfatica.

Potremmo quindi pensare che l’acido lattico sia un nemico o comunque un elemento negativo inutile e dannoso per il nostro organismo, invece se ben gestito può diventare un elemento molto importante a scopo energetico oltre che per ottenere risultati a livello metabolico.

Produrre acido lattico durante l’allenamento, naturalmente con equilibrio tra produzione e smaltimento, è utile a livello energetico in quanto alcuni organi e tessuti lo trasformano in energia pronta da utilizzare, è utile a livello lipolitico, per diminuire la massa grassa e aumentare la massa muscolare in quanto diminuendo il pH del sangue vi è maggiore secrezione di ormoni anabolici lipolitici come GH e testosterone.

Non dobbiamo avere paura dei dolori post allenamento, naturalmente se si tratta di dolori riconducibili alle cause sopracitate e non traumatiche, la percezione del dolore infatti diminuirà con l’aumentare del livello di allenamento, una persona poco allenata avvertirà maggiore fastidio/dolore rispetto ad un soggetto allenato in grado di sopportare maggiore fatica e sforzo.

Un consiglio per evitare come spesso accade di muoversi a fatica nei giorni dopo l’allenamento è quello di introdurre a fine seduta una fase di stretching e di recupero attivo (defaticamento) e di rispettare i tempi di recupero tra una seduta e la successiva per consentire all’organismo di rigenerarsi. Tutto sempre sotto l’occhio attento di personale specializzato che deve seguire ogni fase del vostro allenamento.

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