Invita ad andare veloci il premier Matteo Renzi sulle riforme “per dare un segno di credibilità in Italia e in Europa”.  “Stiamo chiedendo ai senatori di fare uno sforzo importante – ha detto il presidente del Consiglio. – Noi abbiamo posto il 25 maggio come data per la prima lettura della riforma costituzionale, dall’abolizione del CNEL al superamento del Titolo V. Ci hanno chiesto quindici giorni in più, non il 25 maggio ma il 10 giugno. Per me va bene, purché non sia uno strumento per rinviare”.

Renzi, durante l’assemblea del Pd, avrebbe anche avvertito che non accetterà che la scadenza delle Europee, il 25 maggio, inquini le condizioni del dibattito sulle riforme. “Se si va al di là del 25 maggio non è un problema, ma dopo basta rinvii o lascio”, avrebbe ribadito.

Durante il colloquio all’Altare della Patria, il 25 aprile, ha raccontato il premier, il presidente della Repubblica “Napolitano si è informato di cosa stesse avvenendo sulle riforme”, lasciando intendere che anche il Capo dello Stato vorrebbe una veloce approvazione delle riforme costituzionali.