Una piattaforma in 10 punti, intitolata “Come out” ed elaborata da Ilga Europe (International Gay & lesbian Association), che passa in rassegna tutte le azioni che il Parlamento europeo può portare avanti per il pieno riconoscimento dei diritti delle persone Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali): questo è l’impegno che Arcigay, assieme a Anddos (Associazione nazionale contro le discriminazioni da orientamento sessuale), chiede ai candidati e alle candidate italiani per il Parlamento Europeo.
La piattaforma è il cuore della campagna “A far l’Europa comincia tu” che Arcigay e Anddos mettono in campo per le elezioni europee 2014 e che parte ufficialmente oggi con la messa on line del sito www.cominciatu.eu. “L’obiettivo – spiega il presidente di Arcigay, Flavio Romani – è innanzitutto quello di portare al centro del dibattito di questa campagna elettorale il tema del riconoscimento dei diritti, che deve diventare la vera moneta unica di questa Europa. Oggi la mappa dei diritti è a macchia di leopardo e questa profonda diseguaglianza tradisce lo spirito con cui l’Unione europea è nata: non si può non considerarla una priorità. Ilga, la federazione internazionale Lgbti alla quale Arcigay aderisce, ha messo in fila dieci azioni per dare un’agenda al Parlamento europeo per il prossimo quinquennio: su quelle azioni chiediamo l’impegno dei candidati e delle candidate del nostro Paese”.
Tra le dieci azioni che compongono la piattaforma Come Out ci sono l’adozione di una tabella di marcia per il riconoscimento di uguali diritti alle persone Lgbti, la stretta sorveglianza sul rispetto dei diritti umani negli Stati membri, il completamento di una legislazione globale contro le discriminazioni e un impegno legislativo contro la violenza omotransfobica e a tutela di chi, di quella violenza, è vittima. Si chiedono inoltre la promozione di una definizione inclusiva di famiglia, che comprenda anche famiglie monogenitoriali e omogenitoriali, e la tutela dei diritti delle persone trans, anche attraverso la revisione dei requisiti per il riconoscimento giuridico di genere, tema che interessa in particolare l’Italia, dove quel riconoscimento è vincolato al completamento di un iter chirurgico. La piattaforma infine contiene azioni contro il bullismo scolastico, contro la discriminazione e le disuguaglianze nelle politiche per la salute, e garanzie sulla piena attuazione della legislazione Ue in materia di richiedenti asilo Lgbti.
Sono già 82 i candidati e le candidate italiani che hanno sottoscritto la piattaforma Come out: 36 sono della Lista “L’Altra Europa per Tsipras”, 21 del Movimento 5 stelle, 15 del Pd, 7 di Scelta Europea, 2 dei Verdi, 1 di Forza Italia. Sul sito www.cominciatu.eu gli elettori e le elettrici potranno firmare una petizione, diffusa sul circuito change.org, per sollecitare i candidati ad impegnarsi. “Oltre a chiedere la sottoscrizione della piattaforma – prosegue Romani – monitoreremo le azioni e le dichiarazioni conseguenti, dei candidati e delle candidate prima, degli eletti e delle elette poi”.