Dopo l’assalto ad un seggio di Termini Imerese, nel Palermitano; e dopo che un uomo alle porte di Roma ha dato di matto bastonando i passanti dicendo che ce l’aveva a morte con i politici; altre notizie curiose arrivano dai seggi elettorali.

Un uomo si è rifiutato di votare perché nell’aula di una scuola media di Noale, in provincia di Venezia, era presente un crocefisso. Ne è nato un diverbio con il presidente di seggio e sono dovuti intervenire i carabinieri. Ristabilita la calma si è provveduto a coprire, con discrezione, l’immagine sacra per poi renderla nuovamente visibile. Documentazione del fatto è stata raccolta dai carabinieri che hanno provveduto ad informare il Comune e la Prefettura.

A Foiano della Chiana, nell’aretino, invece, un elettore è uscito dalla cabina sostenendo di aver sbagliato a votare e di volere una seconda scheda. Il presidente ha spiegato che non era possibile e l’uomo è andato su tutte le furie. Ne è nata un’animata discussione culminata con l’intervento dei carabinieri che hanno sedato gli animi. Ancora da valutare i provvedimenti a carico dell’elettore.

A Palata, in provincia di Campobasso, un uomo ha scattato una foto alla scheda elettorale già votata all’interno della cabina di voto ma il “click” del cellulare viene sentito dagli scrutatori e presidente di seggio che chiama i carabinieri. Bloccato il responsabile, un trentaquattrenne di Palata denunciato a piede libero: la foto che è stata trovata sul suo cellulare, è stata cancellata.

Lo stesso è successo nel pomeriggio a Golfo Aranci, comune a pochi chilometri da Olbia dove si vota per il rinnovo del Consiglio comunale. Un uomo di 42 anni è stato sorpreso dal presidente del seggio della Sezione numero 2 delle Scuole Elementari di via Libertà, che ha chiamato i carabinieri che hanno perquisito l’uomo e sequestrato il cellulare con la fotografia illegale.