Un altro pezzetto di Italia venduto all’estero /VD | La Pasta Garofalo in mano agli spagnoli per il 52%

di Redazione

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Un altro pezzetto di Italia venduto all’estero /VD | La Pasta Garofalo in mano agli spagnoli per il 52%

| mercoledì 04 Giugno 2014 - 14:16

Un altro pezzetto di Italia venduto all’estero. A finire in mano agli spagnoli è il pastificio Lucio Garofalo, che ha annunciato di aver chiuso un accordo preliminare per l’ingresso nella propria compagine azionaria, con il 52% del capitale sociale, di Ebro Foods, gruppo multinazionale quotato alla Borsa di Madrid. Un investimento di circa 62 milioni di euro.

“Abbiamo riconosciuto in Ebro Foods un partner industriale, con un solido background, con cui intraprendere un percorso di crescita sulla base di una visione comune, che prevede — ha fatto sapere in una nota il pastificio — di mantenere salda l’ identità dell’azienda e del prodotto, che devono i propri tratti distintivi e differenzianti alla dirigenza, alle maestranze, nonché al sito produttivo”.

Massimo Menna, Amministratore Delegato del Pastificio Lucio Garofalo ha commentato: “Sono felice di poter dare il benvenuto ad Antonio Hernández Callejas e al Gruppo Ebro Foods nel capitale sociale della Lucio Garofalo S.p.A., ciò è motivo di orgoglio per tutti noi perché ci dà la possibilità di consolidare il successo della nostra pasta nel mondo. L’esperienza e il know how internazionale di Ebro Foods, rappresentano per un’eccellenza italiana come Garofalo la possibilità di divenire ambasciatore sempre più forte della produzione e professionalità del nostro Paese, ed ecco perché questa operazione rappresenta un valore per il Sistema Italia e non va erroneamente letta come “un pezzo di Italia che se ne va”. Le migliori scelte non si fanno nell’urgenza del bisogno. La nostra azienda è sana e forte e questo l’ha messa nella posizione ottimale per cogliere la migliore opportunità di crescita”.

Antonio Hernández Callejas, Presidente ed Amministratore Delegato Ebro Foods, ha aggiunto: “Abbiamo scelto Garofalo per la qualità del suo prodotto, per gli eccellenti risultati raggiunti nel tempo e per le sue persone che, in particolare negli ultimi 15 anni, hanno permesso di dar vita ad una storia straordinaria e con cui abbiamo trovato una perfetta intesa professionale e personale. L’ingresso nel capitale sociale di Garofalo si inserisce nell’ambito della nostra strategia di crescita nel segmento premium, attraverso un marchio prestigioso della pasta italiana che, sfruttando le sinergie di gruppo, riteniamo possa portare a risultati ancor più interessanti a livello internazionale”.

Emidio Mansi direttore commerciale Pastificio Garofalo ha invece scritto in un post sulla pagina Facebook ufficiale: “Sono orgoglioso di annunciarvi un momento importante per la nostra azienda e per noi che ci lavoriamo. Vogliamo condividere i perché e confrontarci con voi, per questo sarò, durante gli orari lavorativi, a disposizione di chiunque abbia domande o voglia dei chiarimenti su questa operazione. Con la trasparenza che ci contraddistingue da sempre”.

A corredo del post un video in cui si spiegano le ragioni della vendita.

Prima della pasta era stato l’olio. Negli anni tra il 2004 e il 2008, Deoleo, impresa spagnola leader mondiale nella commercializzazione dell’olio di oliva, aveva acquistato i marchi italiani Bertolli, Carapelli e Sasso.

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