Salute, subire violenze da bambini accorcia la vita. Le vittime di abusi e di bullismo muoiono prima

di Matilde Speciale

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Salute, subire violenze da bambini accorcia la vita. Le vittime di abusi e di bullismo muoiono prima

| domenica 15 Giugno 2014 - 18:46

Ciò che sperimentiamo da bambini, nel bene e nel male, ci influenza per il resto della vita. Ma l’ultima scoperta in questa direzione lancia un allarme diverso: chi da piccolo ha subito maltrattamenti e abusi vivrà di meno.

Abusi, bullismo, punizioni sarebbero la causa di un precoce invecchiamento. In alcuni casi, questo tipo di maltrattamenti potrebbe accorciare la vita di addirittura 7-10 anni.

Di questo si è parlato durante il Congresso italiano di pediatria che si è tenuto a Palermo. Gli esperti hanno messo in luce come i traumi subiti da piccoli possono influenzare la vita adulta, trasformandosi in patologie quali obesità, cefalea, stress cronico, asma, malattie cardiache e tumori.

Pietro Ferrara, docente di Pediatria all’Università Cattolica di Roma, afferma: ”Una ragione in più per rafforzare la sorveglianza e prevenire gli abusi sui minori, un fenomeno che interessa circa 100mila bambini ogni anno in Italia” precisando che si tratta comunque di ”una stima approssimativa in quanto nel nostro Paese non esiste un sistema di monitoraggio, gli unici dati certi sono quelli relativi agli abusi sessuali, ma il maltrattamento è un concetto molto più ampio che include molestie, abusi fisici e psicologici, negligenza nelle cure, atti di bullismo. L’Oms Europa ha stimato che i casi reali siano nove volte più numerosi di quelli segnalati”.

Anche per la ricerca scientifica non ci sono dubbi su questa correlazione. Una ricerca recentemente pubblicata sulla rivista Molecular Psychiatry ha sottolineato come i maltrattamenti e le violenze possano incidere sul dna, determinando modifiche di una sua parte, i telomeri, le regioni terminali dei cromosomi. Queste modifiche sono appunto le cause di una morte prematura.

Per contrastare il fenomeno del bullismo è nato l’European Anti-bullying Network (Ean) di cui Telefono Azzurro Onlus ha curato la genesi insieme ad altre sedici organizzazioni omologhe di 12 Paesi europei.

“In Italia – spiega Ernesto Caffo, ordinario di Neuropsichiatria all’Università di Modena e presidente del Telefono Azzurro Onlus- si registrano meno casi di bullismo rispetto al resto d’Europa ma il fenomeno è purtroppo in crescita, aumentando con la crisi economica ed essendo favorito dalle nuove tecnologie: il cyberbullismo sta mietendo sempre nuove vittime, anche se il 79% degli episodi di prevaricazione si registrano ancora all’interno delle aule scolastiche”.

È per questo che Telefono Azzurro è impegnato in una campagna di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso il lavoro dei propri volontari educatori e l’apporto di specifico materiale divulgativo.

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