Non prende l’aereo perchè obesa e muore | Maxi risarcimento per il marito

di Redazione

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Non prende l’aereo perchè obesa e muore | Maxi risarcimento per il marito

| lunedì 08 Settembre 2014 - 14:47

È obesa e deve tornare a casa per sottoporsi ad alcune importanti cure mediche, ma per farlo deve prendere un aereo. Le compagnie però le rifiutano la prenotazione per via dei chili di troppo. Niente volo, niente cure e la donna muore poco dopo. È la storia di Vilma Soltesz e del marito Janos, che dopo una lunga battaglia legale ha ottenuto un congruo risarcimento dalla compagnie aeree.

La vicenda è raccontata dall’edizione online del New York Daily News. Tutto inizia nel 2012 quando la donna, cittadina americana ma di origine ungherese, è in vacanza con il marito nel suo paese natale. Gravemente obesa e affetta da diabete deve tornare negli Stati Uniti per sottoporsi a importanti cure. Prenota così un volo della Klm, riservando due posti, ma una volta a bordo scopre che “gli schienali dei due sedili prenotati sono rotti” e non può  spostarsi dalla sedia a rotelle ai posti assegnati. La donna viene riaccompagnata a terra e costretta a prendere un volo della Delta in partenza il giorno dopo da Praga. Una volta arrivata in aeroporto però il personale comunica alla donna e al marito di non avere sedie a rotelle adeguate per accompagnarla sull’aereo. I due fanno così un terzo tentativo, due giorni dopo,  ma la donna è in ritardo e il comandante del velivolo decide di non aspettarla “perché gli altri passeggeri dovevano prendere una coincidenza e non si poteva ritardare ulteriormente”.  Due giorni dopo il decesso.

A distanza di oltre 20 mesi dal decesso Janos Soltesz è riuscito a ottenere un risarcimento milionario da Klm, Delta Airlines e Lufthansa, le tre compagnie aeree che non hanno consentito alla moglie di ritornare a casa. Le compagnie – contattate dal tabloid newyorchese – hanno preferito non rilasciare alcun commento sui termini dell’accordo raggiunto.

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