Napoli, il 14enne ancora in prognosi riservata | L’aggressore resta in carcere

di Redazione

» Cronaca » Napoli, il 14enne ancora in prognosi riservata | L’aggressore resta in carcere

Napoli, il 14enne ancora in prognosi riservata | L’aggressore resta in carcere

| venerdì 10 Ottobre 2014 - 11:12

“Sono senza cuore, dei vigliacchi. Anche un cane per strada si aiuta”: così Stefania, la madre di Vincenzo, il 14enne seviziato a Napoli con una pistola ad aria compressa da un gruppo di 24enni, punta furiosa il dito contro chi ha assistito alla scena senza intervenire.

“Chi ha fatto male a mio nipote è una bestia, deve marcire in galera”. Dice la nonna del ragazzino, Carmela. “Non è un ragazzo di strada, frequenta la scuola – afferma -. Chi gli ha fatto male è stato cattivissimo, non era un gioco, l’hanno fatto di proposito. Vogliamo giustizia, ne abbiamo diritto. La famiglia degli aggressori – aggiunge – si faccia un esame di coscienza”.

Furiosa anche la madre del 24enne denunciato, che si trova in stato di arresto a Napoli con l’accusa di tentato omicidio, che giustifica il gesto del figlio ritenendolo soltanto “uno scherzo”, e punta il dito contro i genitori di Vincenzo: “La mamma doveva denunciare pure agli altri due, non è giusto che paghi solo mio figlio. Ha sbagliato, è stato fatto un gioco che non si doveva fare”.

Il gip ha emesso per l’aggressore un’ordinanza di custodia cautelare per la gravità dei fatti contestati. Deve rispondere di tentato di omicidio e violenza sessuale.

Nel frattempo, migliorano le condizioni di Vincenzo: ha dovuto subire un intervento lungo 5 ore, nel quale è stata resa necessaria l’asportazione del colon, ma si sta riprendendo ed è vigile. Nel primo bollettino diffuso dalla struttura ospedaliera, si legge che il giovane mostra “parametri vitali stabili”, è “vigile, cosciente e lucido”, con “respiro spontaneo”, ed è “attualmente ricoverato in reparto di Terapia intensiva”.

Biagio Trojaniello, direttore del reparto di chirurgia dell’ospedale San Paolo di Napoli, spiega che il 14enne ha un decorso “post operatorio nella norma”.

“Non possiamo sciogliere la prognosi – aggiunge – per l’estensione delle lesioni. L’intervento è stato complesso -, racconta – è durato 5 ore. Abbiamo fatto un bilancio delle lesioni che ha riportato e occorreva identificare quali erano recuperabili e quali no, consentire al ragazzo per tornare a vita normale”. “Non avevamo – spiega – una situazione di diagnostica certa sulla sede delle lesioni che erano multiple. Ci sono tutte le condizioni, da qui a un anno – conclude – per continuare a seguirlo qui”.

I carabinieri hanno già raccolto il suo racconto e stanno esaminando il cellulare di uno dei giovani denunciati, in cui sarebbe contenuto un filmato che mostra la parte iniziale della scena, in cui i complici spruzzano aria compressa sul viso del 14enne.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820