Squadra Antimafia 6, settima puntata: /FOTO| Calcaterra riuscirà a sporcarsi le mani?

di Rosy Buttafuoco

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Squadra Antimafia 6, settima puntata: /FOTO| Calcaterra riuscirà a sporcarsi le mani?

| lunedì 20 Ottobre 2014 - 20:50

Calcaterra è sempre più impegnato a gestire i panni del poliziotto infiltrato e del finto corrotto vendicatore, e forse non ha fatto i conti con Lara, la donna che ama, che passo dopo passo gli è sempre più vicina. Il commissario avrà fatto bene a condurre questa crociata contro Crisalide da solo?

Squadra Antimafia 6 – Il riassunto della settima puntata

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La puntata inizia con Calcaterra nel covo dei Ragno: appena sveglio il commissario prende dalla tasca una foto di Lara. Viene da chiedersi che significato avessero i baci scambiati con Rosy Abate subito prima di andare via con Rachele… Fuori Ettore e Saro discutono del loro “ospite”: per lui hanno solo un piano, ammazzarlo. Sia che li aiuti o meno a liberarsi di Crisalide.

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Lara intanto parla con Sandro e gli confida: “Anche io ti volevo baciare ma non è il momento”. Il vice questore cerca in casa di Calcaterra qualche indizio per capire dove sia finito, ma niente sembra essere d’aiuto. E Sandro ammette: “Non so più cosa pensare”.

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Alla Duomo il clima non è dei migliori: i giornali sparano a zero su Calcaterra che risulta ancora latitante. Nessun traccia del commissario che intanto siede al tavolo con i Ragno. Argomento della discussione è don Basile il quale ha preso il controllo di quasi tutti i mandamenti di Catania e solo pochissimi fedeli sanno dove si nasconde. Nel tentativo di delineare una strategia di attacco, i Ragno fanno un nome: Graziano Donati, uno degli uomini del boss che ha una ditta di trasporti, una copertura per i traffici illeciti di don Basile.

La scena si sposta nella villa di Don Basile che, in perfetto stile 2.0, parla con questo Graziano in video chat. Ma De Silva per lui ha altri piani, progetti più ambizioni, e profitti maggiori.

La banda composta da Calcaterra e i Ragno (i Calcatagno? I Ragnaterra?) incontrano un informatore di Domenico: in realtà è Arcieri, anche lui sotto copertura, che fa finta di essere un genio del computer. A lui chiedono di tenere sotto controllo Graziano Donati. Alla ditta di trasporti nel frattempo arriva anche l’uomo fidato di don Carmine che è rimasto con lui fino alla fine. Ma più che un lavoro sembra che stia cercando vendetta.

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Arcieri riesce ad intrufolarsi nel computer di don Basile e intercetta una conversazione dove il boss indica posto e orario per uno scambio di merci.

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Anche la Duomo tiene d’occhio i traffici di don Basile: tutti sulle tracce di un carico di droga in arrivo dal mare su un gommone. In spiaggia c’è Donati ma di don Basile nessuna traccia. Appena la droga sbarca interviene la Duomo e i Ragno+Calcaterra si nascondono. Donati finisce in manette. Francesca invece ha un testimone.

La brutta notizia arriva a don Basile: “Stiamo attenti perché Donati sa troppo cose” intima il boss. Lara interroga Donati che dopo una iniziale resistenza sembra essere intenzionato a parlare, dopo avere delle “garanzie” perché don Salvo “ha amici dappertutto”.

De Silva intanto fa nuove “amicizie” oltre la Sicilia, in Calabria, nelle maglie della ‘ndrangheta. Uno dei componenti chiede cos’è Crisalide e si scopre che esiste da quando in Sicilia sono sbarcati gli alleati che cercavano della spie fidate all’interno, fino a quando queste spie hanno deciso di fare di testa loro. De Silva e il capo di Crisalide parlano al telefono della sua missione andata a buon fine e il Grande Vecchio ribadisce al killer che a lui è stata data piena fiducia e di stare attento alle sue mosse.

Calcaterra al telefono con Arcieri si sfoga ma viene interrotto da Saro. Ad Ettore continua a non piacere il commissario e Rachele inveisce contro il fratello accusandolo di aver fatto finora solo scelte sbagliate, dimostrandosi un perdente. Calcaterra allora prende Rachele per andare da Donati: i sue in macchina un poco flirtano. “Ti piacciono tutte le mafiose…” dice lei.

Lara interroga un testimone che era alla baia al momento dello scambio della droga, un uomo che avrebbe visto Calcaterra. La Duomo intanto organizza il trasferimento di Donati: appostati ci sono Domenico e Rachele.

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Rachele e Domenico vanno nel covo di Arcieri e intercettano Caputo per capire dove stanno portando Donati. Vito intanto tenta di parlare con Carmela: lei lo accusa di essere falso, di averle ucciso un figlio e gli grida che non ha intenzione di dirgli nulla su dove si nascondono. Anche perché non lo sa.

Sandro continua a fare il “piacione” con Lara che ha in mano un enorme faldone con i dossier su Crisalide. Sandro le propone di studiarli a casa sua, promettendole che farà il bravo cucinandole anche il pollo con i peperoni. Ma a casa trovano una sorpresa: il braccio destro di don Carmine che, nascosto in bagno prende in ostaggio Lara. Sandro uccide il mafioso e per Lara inizia la corsa in ospedale.

Calcaterra sente la chiamata alla radio della polizia e temendo per la vita di Lara lascia il covo di Arcieri approfittando del fatto che Rachele stava riposando. Ma Rachele deve avere il sonno leggero perché si sveglia subito e sento odore di tradimento: subito punta la pistola contro Arcieri per estorcergli qualche informazione.

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Domenico arriva in ospedale ma non deve farsi vedere: per i corridoio vede la Colombo sulla sedia a rotelle che è fuori pericolo ma deve rimanere a riposo. Il vice questore riesce a scappare per un pelo ma ha alle costole Rachele: “La ricreazione è finita, non ti ammazzo solo per non dare una soddisfazione ad Ettore”.

Rachele gli dice che se continua a pensare come quello di prima si farà ammazzare e lei… non vuole. Rachele è sempre più cotta. Il commissario alla fine la ringrazia per aver capito e i due trovano l’intesa: “La cosa rimane tra me e te”. Ma Rachele lo avvisa: “Mi devi un favore”. Lei poi lo perquisisce e gli confisca il cellulare. Dopo aver superato un posto di blocco, i due decidono di andare da Donati.

De Silva e Mattia parlano della cocaina proveniente dal Messico. “Lasciare in vita Calcaterra è necessario?” chiede il Grande Vecchio. “Pensi che sia corrotto? Per noi è un pericolo?”. E poi intima a De Silva: “La prossima volta che te lo trovi di fronte, non farti intenerire”. Ah certo, perché De Silva è un tenerone…

Lara intanto esce dall’ospedale e Sandro si scusa per quello che è successo a casa sua. Poi parlano di Domenico: “Ci ha voltato le spalle”, lo accusa Pietrangeli che segue una pista. Un poliziotto al posto di blocco ha riconosciuto il commissario. Lara ha un’intuizione e chiede i filmati delle telecamere di sorveglianza dell’ospedale.

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Rachele si fida sempre di più di Calcaterra tanto da dargli anche la sua pistola. I due sono attivati dove la Duomo tiene nascosto Donati. Domenico spara in aria e i poliziotti vanno a vedere che succede. Rachele approfitta dell’assenza degli agenti per parlare con Donati: “Le cose più importanti non le dire alla polizia dille a noi. Dove sta?”. La Ragno gli promette mezzo milione di euro: “Lo Stato ti dà una nuova identità, noi i soldi”. Il boss le dice che solo Privitera sa dove si trova e che prima di andare a trovarlo va sempre da una “signorina” di nome Jessica. “Quello c’ha il chiodo fisso”.

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Donati poi inizia a parlare anche con Lara e il magistrato Ferretti: gli racconta della droga, delle società di copertura, degli omicidi. Ma alla domanda “Dove si trova don Basile?” non sa rispondere, e non fornisce ulteriori particolari. La Duomo comunque riesce a risalire alla villa dove stava il boss con la sorella ma è troppo tardi e la trovano vuota. De Silva gli ha già trovato una nuova dimora.

Lara intanto riceve i video delle telecamere e scopre che in ospedale c’era anche Domenico. Nel frattempo don Basile non ha preso bene il fatto che Donati abbia parlato e se la scotta pure con De Silva che non è stato in grado di proteggerlo dei Ragno. Il boss adesso vuole dare un preciso segnale… anche con le sue mani se necessario.

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Rachele proprio non riesce a stare lontana da Calcaterra. “Dove sei stato tutto questo tempo” gli chiede e si distende sulla sua brandina e lo stuzzica. Si è già dimenticata di Angelino? Ettore interrompe l’intesa chiamandola: hanno trovato questa Jessica. Ettore e Domenico hanno un altro scambio di idee ma non sono sulla stessa linea d’onda. “Prima o poi le mani te le dovrai sporcare” gli dice il capo dei Ragno.

De Silva intanto è sulle tracce di Arcieri che ha incontrato in un centro commerciale la moglie per passarle del denaro. De Silva sembra quasi geloso ma poi ci ripensa: “Le donne ti fregano sempre…”. Nel mentre i Calcaterra e i Ragno sono appostati di fronte al bordello che frequenta Pivitera. Il commissario riesce a mettere una cimice in una delle auto dei malavitosi, ma non riescono a sentire bene ed Ettore e Saro si avvicinano.

Rimasta sola con Calcaterra, Rachele ne approfitta subito per “saltargli addosso” e inizia a baciarlo. Il commissario non gradisce ma sembra non poter fare altrimenti. Lara continua ad investigare e intercetta le celle del telefono che sta usando Calcaterra: oltre a fare una chiamata fuori dall’ospedale ne ha fatta una anche da Siracusa. Il vice questore allora va da Donati intenta a sapere la verità e gli chiede che voleva Calcaterra. Donati dice una mezza verità: “Mi ha fatto parlare al telefono con Rachele Ragno”.

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Don Basile chiama Privitera e i Ragno gli stanno alle costole. Ettore intima a Rachele di andare a prendere il commissario al quale, mentre è di spalle, viene puntata una pistola alla testa. “Sei tu?” chiede. Ma di chi parla? Non è che per caso è Lara? Dovremo attendere una settimana per scoprirlo.

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