Maltempo, allarme ciclone sulle coste siciliane | Colpite Malta e Lampedusa, si contano i danni

di Redazione

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Maltempo, allarme ciclone sulle coste siciliane | Colpite Malta e Lampedusa, si contano i danni

| venerdì 07 Novembre 2014 - 18:36

20.23 – L’occhio del ciclone, formatosi nel canale di Sicilia, si trova a circa 50 km da Capo Passero ma la parte più settentrionale della tempesta ha già raggiunto la Sicilia orientale.

Dal Dipartimento della Protezione Civile vengono segnalati al momento venti a 30 nodi nelle zone costiere comprese tra le province di Siracusa e Ragusa.

L’aeroporto di Palermo ha fatto sapere su Twitter che sono stati cancellati i voli AZ1817/1818 LMP-PMO-LMP. Per info contattare l’Alitalia.

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Il maltempo sferza l’Italia da Nord a Sud. Lazio e Sicilia però sono le regioni sorvegliate speciali. Dopo  i feriti, gli alberi caduti i danni alle Mura di Porta Pia nella Capitale adesso l’emergenza si è spostata nell’Isola dove un ciclone dovrebbe abbattersi sulle coste sud-orientali. Venti di burrasca con possibili mareggiate lungo le coste esposte sono previsti su Calabria, Puglia e Basilicata.

“Prima dei danni devo lanciare un allarme sicurezza che potrebbe coinvolgere tutta la zona costiera che va dal Canale di Sicilia ad una parte della zona costiera sud jonica per partendo dal tratto di mare compreso tra Lampedusa e Linosa, arriverà un ciclone con forte impatto sulla costa siciliana”. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta incontrando i giornalisti a margine di una riunione straordinaria della giunta regionale che si è svolta nell’area Com di Acireale. Al centro dell’incontro proprio i danni causati dal maltempo che ha colpito la Sicilia orientale in questi anni.

“Una delle ipotesi – ha aggiunto Crocetta – è che il ciclone possa abbattersi direttamente causando movimenti di mare non indifferenti. Si spera che invece possa deviare e in tal caso comunque ci sarà l’effetto di raffiche di vento che potrebbero creare esse stesse un notevole danno. Quindi è una situazione molto preoccupante”. Il Governatore ha spiegato “di avere informato tutti i prefetti; spero che i sindaci prendano tutti i provvedimenti necessari anche per allertare la popolazione e attivare tutte quelle misure di protezione e difesa che si possono assicurare in questi casi. È chiaro che questi sono fatti improvvisi”.

Sul sito della protezione civile si legge che gli ultimi dati satellitari rilevati individuano il centro del ciclone simil-tropicale posizionato su Malta dove si stanno registrando venti di burrasca forte con violenti piogge. L’attuale posizione del fenomeno conferma, al momento, l’indicazione della traiettoria verso est-nord-est; sebbene l’evoluzione futura non sia esattamente prevedibile, quanto registrato e confrontato con i modelli continua a indicare la possibilità che la parte settentrionale del ciclone impatti con le coste siciliane dal tardo pomeriggio, interessando in particolare la fascia costiera delle province di Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, con un possibile parziale coinvolgimento anche di quelle di Agrigento e Catania. Come già detto, l’intensità sarà variabile in funzione dell’effettiva traiettoria e della parte del ciclone che effettivamente impatterà al suolo.

L’Ufficio comunale della Protezione civile di Catania ha attivato il Centro operativo comunale (Coc) che nel pomeriggio di ieri, con l’inizio delle prime forti piogge, ha inviato, nei vari turni, tre squadre che hanno ispezionato costantemente il territorio con particolare attenzione a canali, fiumi e torrenti soprattutto della zona del Villaggio Santa Maria Goretti. All’aumentare delle precipitazioni, i controlli sono stati ulteriormente intensificati, anche con la collaborazione di pattuglie della Polizia Municipale. Allagamenti sono stati registrati nella zona Paradiso degli Aranci e in prossimità del centro commerciale Porte di Catania. Squadre dei servizi Manutenzioni e Verde sono state impegnate per ripulire le caditoie dal materiale di risulta trascinato dalle acque piovane provenienti anche dai paesi pedemontani dell’Etna. Sono stati inoltre rimossi alcuni pannelli pubblicitari divelti e numerosi alberi abbattuti, in particolare in via Ebe, viale Mario Rapisardi, viale Nitta, via Pietro Verri, corso Indipendenza. Numerosi anche gli interventi con le idrovore, in via Acque casse e, in viale Kennedy nell’area che ospita il Circo Acquatico. Altre squadre del servizio Ecologia hanno invece provveduto a riposizionare i cassonetti dei rifiuti spostati dalle raffiche di vento. Gli operatori del Coc hanno inoltre contribuito con il proprio sistema di comunicazione radio, a salvare un cittadino di Adrano in pericolo a causa di un black out elettrico che impediva il funzionamento delle macchine che lo tengono in vita.

E la tromba d’aria ha colpito Lampedusa provocando danni. Il momento di maggiore intensità – dice il sindaco Giusi Nicolini – è stato tra le 12.30 e le 14.30, con il vento che ha raggiunto i 56 nodi. Sradicati alberi, insegne, pali dell’illuminazione, finestre. Parecchi danni hanno subito due ristoranti. In porto sono affondate alcune piccole imbarcazioni. Il vento è adesso calato a 49 nodi, ma l’allarme resta anche nell’altra isola delle Pelagie, Linosa. Domani le scuole rimarranno chiuse.

Oggi era stato lanciato un altro allarme rosso su Palermo. Scuole chiuse e università deserte nel capoluogo siciliano.

Sul sito del Dipartimento è possibile trovare raccomandazioni generali sui comportamentidi prevenzione da adottare che devono essere integrate con le specifiche indicazioni fornite dalle autorità locali di protezione civile.


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