Avanti con le riforme, prima di tutto legge elettorale, ddl costituzionale, Jobs act e delega fiscale. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi rinnova il patto di governo con la sua maggioranza e porta casa a notte fonda, un impegno scritto sui temi al centro del dibattito.
Tema centrale del vertice la legge elettorale. Renzi deve compiere un passo indietro, abbassando la soglia di sbarramento nell’Italicum al 3%. Una percentuale ben al di sotto dell’8% chiesto da Silvio Berlusconi e del 5% proposto inizialmente dal premier. Alla lista vincitrice verranno assegnati 340 deputati, il 40% dei capilista dovrà essere rosa.
#leggeelettorale intesa in maggioranza x iter veloce e buona legge che assicuri governabilità. Premio alla lista importante risultato x pd
— Lorenzo Guerini (@guerini_lorenzo) 11 Novembre 2014
La decisione per il 3% suona però con un’ulteriore rottura con il Cavaliere, un ribadire insomma quel “le riforme si fanno con chi ci sta” più volte pronunciato dagli esponenti dell’esecutivo Renzi.
#leggeelettorale ok a #preferenze grande risultato di #NCD. Modifiche vanno nella giusta direzione e dimostrano tenuta maggioranza. #vertice
— Nunzia De Girolamo (@N_DeGirolamo) 11 Novembre 2014
Nel documento finale dell’incontro, che Renzi scrive in prima persona al termine di tre ore di confronto, c’è il rinnovo dell’impegno ad arrivare al 2018, perché il voto anticipato sarebbe “un errore e una sconfitta inaccettabile”. E c’è la promessa di completare “senza stravolgimenti” la prima lettura della riforma del Senato entro gennaio alla Camera e entro marzo al Senato.
Cruciale sarà l’incontro fissato tra i due mercoledì pomeriggio. Al Cavaliere sarà sottoposto il documento siglato insieme ai partiti della maggioranza.
“Abbiamo anche da soli i numeri in Parlamento”, spiega il videpresidente Pd Lorenzo Guerini, “ma abbiamo l’ambizione di fare le riforme con tutti”. Si vedrà quindi se il “Patto del Nazareno” – contro il quale intanto il Movimento Cinque Stelle ha presentato un esposto alla Procura di Roma – reggerà o se invece è destinato a crollare.
#leggeelettorale @emanuelefiano ‘Denuncia ‘patto’? E’ fallimento #M5S ‘ – http://t.co/kLONb0ZMGj
— Partito Democratico (@pdnetwork) 10 Novembre 2014
Il patto di maggioranza sarà sottoposto anche alla direzione Pd di mercoledì sera.