Sono parole dure quelle che il ct azzurro Antonio Conte indirizza a Mario Balotelli. L’attaccante del Liverpool, convocato in Nazionale in vista dei due impegni dell’Italia contro Croazia e Albania, era infatti misteriosamente tornato in Inghilterra prima del match di San Siro. Adesso Conte prova a fare chiarezza: “Non sono così presuntuoso da ritenermi diverso da grandi allenatori: il passato insegna che loro non sono riusciti a cambiare Balotelli”.

“Starà al giocatore, ma io non ho tanto tempo, e per certe cose ne serve – ha proseguito Conte nell’intervista concessa a Raisport – Penso che bisogna tornare ad essere umili, ad apprezzare lavoro e fatica, senza i quali non si diventa campioni. Solo con queste premesse si può lavorare, altrimenti è soltanto l’inizio della discesa”.

Questa sera sarà la volta di Italia-Albania. Si giocherà a Marassi, emblema di una Liguria in ginocchio che non vuole però arrendersi: “Siamo qui in punta di piedi – si legge nell’edizione odierna del Secolo XIX – per far vivere ai tifosi azzurri una serata gioiosa che permetta di allontanare anche solo per un po’ i pensieri più difficili e contribuire, di concerto con la Figc e le sue componenti, di raccogliere fondi per la città”.

“Mi auguro che stasera Genova e la Nazionale possano stringersi in un unico abbraccio in grado di far sentire forte la voce della città – chiosa il ct azzurro – Noi ce la metteremo tutta per essere vicini ai genovesi oggi e continuare a esserlo nei prossimi mesi affinché drammi come quelli accaduti in questi anni possano davvero essere evitati in futuro”.