“Non si trattino gli uomini come oggetti” | L’appello del Papa contro la schiavitù

di Redazione

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“Non si trattino gli uomini come oggetti” | L’appello del Papa contro la schiavitù

| mercoledì 10 Dicembre 2014 - 12:19

“Oggi come ieri, alla radice della schiavitù si trova una concezione della persona umana che ammette la possibilità di trattarla come un oggetto”. Sono le parole di Papa Francesco, nel messaggio per la “Giornata mondiale della Pace” che si celebrerà il 1^ gennaio sul tema ‘Non più schiavi ma fratelli’.

Per Bergoglio “Quando il peccato corrompe il cuore dell’uomo e lo allontana dal suo Creatore e dai suoi simili, questi ultimi non sono più percepiti come esseri di pari dignità, come fratelli e sorelle in umanità, ma vengono visti come oggetti. La persona umana, creata d immagine e somiglianza di Dio, con la forza, l’inganno o la costrizione fisica o psicologica viene privata della libertà, mercificata, ridotta a proprietà di qualcuno. Viene trattata come un mezzo e non come un fine”.

Francesco I osserva anche che “accanto a questa causa ontologica del rifiuto dell’umanità nell’altro, altre cause concorrono a spiegare le forme contemporanee di schiavitù. Tra queste, penso anzitutto alla povertà, al sottosviluppo e all’esclusione, specialmente quando essi si combinano con il mancato accesso all’educazione o con una realtà caratterizzata da scarse, se non inesistenti, opportunità di lavoro”. Ma “anche la corruzione di coloro che sono disposti a tutto per arricchirsi – aggiunge il Papa – va annoverata tra le cause della schiavitù”, assieme a “conflitti armati, violenze, criminalità e terrorismo”.

Secondo il Santo Padre nel contrastare le schiavitù, c’è una ‘responsabilità sociale dell’impresa’, di ‘vigilare’ sulle catene di distribuzione’ e la responsabilità sociale del consumatore’, di non “acquistare prodotti che potrebbero ragionevolmente essere stati realizzati attraverso lo sfruttamento di altre persone”.

“Un pressante appello” è rivolto ai più alti livelli delle istituzioni e a tutte le persone affinché non “si rendano complici”della”piaga delle schiavitù contemporanea”.

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