Loris, nuovo interrogatorio per la madre | La donna in lacrime: “Non sono stata io”

di Redazione

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Loris, nuovo interrogatorio per la madre | La donna in lacrime: “Non sono stata io”

| giovedì 11 Dicembre 2014 - 08:48

Si è concluso dopo oltre tre ore l’interrogatorio di garanzia per la convalida del fermo di Veronica Panarello, accusata di avere ucciso, il 29 novembre scorso a Santa Croce Camerina, il figlio Loris, di 8 anni. Il Gip di Ragusa, Claudio Maggioni, ha sentito la donna nel carcere di Catania, alla presenza del sostituto procuratore Marco Rota e del legale dell’indagata, l’avvocato Francesco Villardita. Il Giudice per le indagini preliminari dovrà rendere nota la sua decisione entro domani sera.

“Signor giudice mi creda, non sono stata io”. Lo ha detto in lacrime Veronica Panarello concludendo il suo interrogatorio di garanzia davanti al Gip di Ragusa. La donna ha risposto a tutte le domande.

“Ho un solo cellulare e l’ho consegnato spontaneamente agli investigatori prima ancora di essere fermata”. Così Veronica Panarello al gip smentendo le affermazioni di suoi familiari che hanno sostenuto che la donna avesse un secondo telefonino.

Gli investigatori che indagano sull’omicidio di Loris Stival continuano a lavorare per consolidare l’impianto accusatorio e non escludono che anche alcune testimonianze possano fornire nuovi tasselli da aggiungere alla ricostruzione dell’omicidio di cui è imputata la madre del bambino, Veronica Panarello. In particolare, secondo quanto si apprende, si sta vagliando la testimonianza di un’inquilina del palazzo, una donna di origine albanese, non tanto per sapere cosa è accaduto sabato mattina quanto per ricostruire i giorni precedenti. La donna ha dichiarato a verbale che quella degli Stival era una famiglia serena e senza particolari problemi. E Veronica era una madre affettuosa e premurosa con i bambini. Ma la stessa donna, parlando con un edicolante, avrebbe raccontato tutt’altro, sostenendo che gli Stival avevano dei debiti e che le liti e le urla, tra moglie e marito e anche tra madre e figli, erano piuttosto frequenti. L’edicolante, che non è stato ancora formalmente sentito, avrebbe riferito la circostanza agli investigatori, che hanno così richiamato la donna. Sentita nuovamente, l’albanese avrebbe però confermato la versione fornita in occasione del primo verbale.

Da due giorni Veronica si trova nel carcere di Catania. Ieri ha ricevuto la visita del suo avvocato, Francesco Villardita, il quale all’uscita si è fatto portavoce di un appello di Veronica rivolto a suo marito Davide Stival: “Non abbandonarmi”, ha detto la donna.

Intanto, però, sia l’uomo che la famiglia della Panarello stanno progressivamente prendendo le distanze da lei. Troppe le incongruenze emerse nelle deposizioni della donna.

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