Resta in carcere Veronica Panarello, la donna accusata di aver ucciso il figlio Loris, di 8 anni. Il gip di Ragusa ha infatti convalidato il fermo e emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il gip Claudio Maggioni, accogliendo sostanzialmente la richiesta della procura di Ragusa, ha confermato il fermo di Veronica Panarello per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. La donna è accusata di aver strangolato con una fascetta di plastica il piccolo e di aver portato il corpo in contrada Mulino vecchio di Santa Croce Camerina. La procura di Ragusa non ha commentato la decisione del gip e ha annunciato per domani la diffusione di un comunicato stampa.
È “compatibile la ricostruzione dell’accusa” sull’omicidio di Loris Stival fatta dai magistrati. Lo scrive il gip di Ragusa, Claudio Maggioni, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di Veronica Panarello.
La vettura di Veronica Panarello il 29 novembre scorso risulta “essere passata per due volte dal mulino vecchio”, la zona dove è stato ritrovato il corpo del bambino. Lo scrive il gip Claudio Maggioni nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio aggravato e occultamento di cadavere.
“Non si è trovata dove diceva di essere ed è provato che nello stesso tempo era altrove”. Lo scrive il gip Claudio Maggioni sulle ‘bugie’ di veronica Panarello nella sua ricostruzione della mattinata del 29 novembre scorso quando è stato ucciso suo figlio Loris di otto anni.
> LE DUE VERITÀ: QUELLA DI VERONICA E QUELLA DEGLI INQUIRENTI
Nuovi elementi nell’indagine per l’omicidio di Loris Stival, il bambino di otto anni ucciso il 20 novembre scorso a Santa Croce Camerina.
Polizia e carabinieri hanno acquisito il cellulare di un’amica della mamma del piccolo, Veronica Panarello. A rivelare di aver usufruito di quel telefonino è stata la stessa mamma di Loris parlando con gli investigatori.
Nei mesi scorsi Veronica Panarello ha prestato il suo cellulare a un’amica che aveva il telefonino rotto. Quest’ultima lo ha utilizzato con la sua sim e quindi nell’apparato sono stati trovate soltanto foto e immagini di Loris. Questo sarebbe il cellulare di cui parla la sorella di Veronica Panarello, Antonella, alla quale la donna arrestata avrebbe detto “di avere un cellulare segreto nascosto bene con immagini e foto di Loris”.
Accertamenti sull’apparato telefonico sono in corso per verificare i giorni in cui Veronica Panarello lo ha avuto il uso e a chi ha telefonato. Intanto la polizia postale di Catania ha già eseguito controlli su uno smartphone che era in uso al piccolo Loris e stamattina sta eseguendo l’analisi del telefonino della donna, dandone prima avviso ai legali della mamma di Loris, perché sia un atto irripetibile.
Veronica Panarello è ancora in carcere, a Catania, in stato di fermo perché accusata di aver ucciso il figlio e di averne occultato il cadavere. La decisione del giudice per le indagini preliminari sulla richiesta della Procura di Ragusa di convalida del fermo ed emissione di ordinanza cautelare nei confronti della donna è attesa per oggi.