L’Alzheimer e l’importanza del sole: chi vive in zone fredde ha più probabilità di contrarlo

di Fabrizio Messina

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L’Alzheimer e l’importanza del sole: chi vive in zone fredde ha più probabilità di contrarlo

| martedì 20 Gennaio 2015 - 18:45

La percentuale di rischio di contrarre il morbo di Alzheimer aumenta se si vive in zone poco soleggiate e dal clima freddo: lo afferma uno studio dell’Università di Edimburgo, in Scozia, secondo cui la minore esposizione al sole abbasserebbe il livello di vitamina D, associato solitamente a un minor rischio di ammalarsi di demenza.

La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sul quotidiano inglese Daily Mail, è stata condotta su cittadini svedesi e scozzesi, i quali sono stati suddivisi per collocazione geografica e latitudine: dai risultati è emerso che chi viveva nella parte più settentrionale del pese sviluppava un maggiore probabilità, dalle due alle tre volte, di sviluppare il morbo di Alzheimer rispetto a chi abitava nelle regioni più a sud.

Nel dettaglio, coloro che nel corso dell’anno potevano contare su un numero più elevato di giorni di sole, aveva anche una minore probabilità di contrarre la malattia: i ricercatori sottolineano infatti l’importanza della luce del sole e della vitamina D, che rappresentano un elemento cruciale per la prevenzione della malattia, parallelamente a una corretta alimentazione e a un sano stile di vita.

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