Nuova operazione anticorruzione a Roma. Dopo gli arresti dell’inizio di gennaio, altre undici persone sono state coinvolte nella seconda tranche di un’inchiesta della procura della Repubblica della Capitale, che ha messo sotto la lente del microscopio le procedure per il rilascio di concessioni edilizie.

I provvedimenti, emessi dal gip del Tribunale di Roma, Anna Maria Gavoni, riguardano un tecnico del Comune, Giovanni Grillo, finito in carcere, due funzionari del Dipartimento IX del Comune di Roma, Daniele Cacchioni e Massimo Mazzucco, e due ispettori  del servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Asp, Rita Del Brocco e Franco Di Carlo, posti agli arresti domiciliari. A sei imprenditori, Federico Savo Sardaro, Antonio Serratore, Silvio Santamaria, Fabrizio Fontana, Alfonso Bruno Fattibene e Paolo Bacolini è stato notificato l’obbligo di presentazione davanti alla polizia giudiziaria.

L’8 gennaio scorso, finirono in manette 22 persone, tra funzionari pubblici, imprenditori e professionisti con le accuse di corruzione e concussione.

I funzionari pretendevano il pagamento di tangenti dagli imprenditori edili per velocizzare le pratiche burocratiche per l’approvazione dei progetti. L’inchiesta è partita proprio dalle denunce di alcuni costruttori vessati. Le mazzette per i funzionari dell’Asp servivano per eludere i controlli sul rispetto delel norme in materia di sicurezza nei cantieri.

La Guardia di finanza ha scoperto l’esistenza di un vero e proprio tariffario per le tangenti.