Mafia, cinque arresti nel Palermitano /FOTO | In manette la famiglia del boss Pipitone di Carini

di Redazione

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Mafia, cinque arresti nel Palermitano /FOTO | In manette la famiglia del boss Pipitone di Carini

| giovedì 19 Febbraio 2015 - 12:38

I carabinieri hanno arrestato il boss mafioso di Carini (Pa) Angelo Antonino Pipitone, 71 anni, la moglie Franca Pellerito, 63 anni, le figlie Epifania, 34 anni, Graziella, 43 anni, Angela Conigliaro per trasferimento fraudolento di valori e favoreggiamento reale. Gli arresti sono la prosecuzione dell’operazione Destino della compagnia di Carini.

I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Palermo, Lorenzo Jannelli, a conclusione di una prolungata attività investigativa condotta dai magistrati della Dda di Palermo.

Gli odierni provvedimenti scaturiscono dalla indagini svolte dai Carabinieri, in prosecuzione dell’operazione “Destino” svolta lo scorso settembre, grazie alla quale erano stati scoperti gli autori dell’incendio doloso di una stalla nelle campagne di Carini e dell’uccisione a colpi di arma da fuoco di alcuni animali che vi erano custoditi, commessi a scopo estorsivo la notte di capodanno 2013. Gli investigatori, inoltre, attraverso mesi di lavoro, interrogatori e intercettazioni, erano riusciti a ricostruire anche una fitta rete di prestanome, grazie ai quali il boss Pipitone, pur trovandosi recluso dal gennaio 2007, riusciva a gestire e ad accrescere un immenso patrimonio occulto, fatto di ville, terreni, fabbricati industriali e società.

L’inchiesta ha riguardato in particolare la vendita di una villa di Mondello, il lido di Palermo, riconducibile secondo l’accusa alla famiglia Pipitone ma intestata a un prestanome, e le “pressioni” esercitate sull’acquirente dalla moglie del boss e da una delle figlie per il pagamento dell’intero importo, circa 1 milione e 300 mila euro. E’ stata fatta poi luce sulle operazioni volte all’intestazione fittizia ad Angela Conigliaro (gia’ in precedenza indagata perche’ amministratore unico della societa’ “Il Girasole srl”, ritenuta pure riconducibile ai Pipitone) di un terreno di 1,75 ettari, ubicato nel comune di Carini, del valore di 250 mila euro. In quest’operazione e’ coinvolto un avvocato che avrebbe prestato la propria opera professionale per la stipula di atti negoziali relativi alla compravendita del bene, con la consapevolezza di aver agito nell’interesse di Angelo Antonino Pipitone.

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