Open day letterario al Centro studi Narrazione “Le città invisibili” di Palermo

di Redazione

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Open day letterario al Centro studi Narrazione “Le città invisibili” di Palermo

| venerdì 06 Marzo 2015 - 12:58

Open day letterario al Centro studi Narrazione “Le città invisibili” di Palermo. Sabato 7 marzo 2015 dalle 11 alle 23, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede (via Evangelista Torricelli n.32, zona Stazione Notarbartolo, Palermo), dodici ore di lezioni gratuite.

Laboratori gratuiti di autobiografia poetica e percezione sensoriale e scrittura con Leonora Cupane, caviardage con Adele Cammarata, lettura e scrittura creativa per bambini con Giovanna Soffientini e Leonora Cupane, scrittura e movimento con Laura Costa, lettura e visioni cinematografiche con Francesco Romeo, itinerario letterario, pittorico, fotografico e cinematografico con Giorgio Vasta.

Il tema dell’intera giornata sarà proprio la meraviglia, declinata attraverso la lettura, il cinema, la scrittura autobiografica e narrativa, la poesia, il gesto della danza. Raymond Carver affermava: “A costo di sembrare sciocco, uno scrittore a volte deve essere capace di rimanere a bocca aperta davanti a qualcosa, qualsiasi cosa – o un tramonto o una scarpa vecchia – colpito da uno stupore semplicemente assoluto.”

“Crediamo che questo non riguardi soltanto gli scrittori: per essere lettori, spettatori, artisti consapevoli, e ancor di più per essere persone integre e capaci di vivere con pienezza – scrivono in una nota – è necessario ritrovare la capacità di stupirsi, quel girare intorno alle cose con sguardo innamorato di cui parlavano Ortega Y Gasset e Maria Zambrano, uno sguardo tanto più aderente e fedele alla concretezza delle cose quanto più immaginifico e creativo”.

Il programma: 

11.00 – Presentazione dei laboratori

11.15 – 13.00 Memorie di meraviglia. Laboratorio di autobiografia poetica a cura di Leonora Cupane

In questo laboratorio scriveremo di noi, delle nostre memorie di momenti di meraviglia e stupore; proveremo a rievocare i periodi e gli istanti della nostra esistenza in cui qualcosa o qualcuno ci ha veramente stupito e lasciato a bocca aperta, apparendo come novità ai nostri sensi. La forma scelta per le nostre rievocazioni sarà la poesia, o meglio una prosa poetica in cui cercheremo il giusto ritmo, la giusta musica, data dal rapporto fra parole e silenzi, fra scrittura e spazi bianchi. La poesia è fondata sulla sottrazione, sulla condensazione del senso, scava nella parola in profondità e ne estrae l’essenza, costringe a scelte rigorose, a un’operazione di rinuncia che può generare frutti preziosi. Assaporandoli insieme ci meraviglieremo.

13.00 -13.30 Pausa pranzo

13.30 -15.00 Via la polvere dagli occhi. Laboratorio di percezione sensoriale e scrittura a cura di Leonora Cupane

Viktor Sklovskij, illustre esponente del formalismo russo, afferma che l’arte deve de-automatizzare lo sguardo, le percezioni addormentate dall’abitudine. Per scrivere narrativa bisogna, dunque, innanzitutto reimparare a percepire la realtà con i sensi svegli, aperti, ridiventando capaci di stupirci come quando si era bambini, recuperando quello stupore ammirato che i greci chiamavano taumazein. Per fare questo osserveremo, annuseremo, toccheremo piccoli e semplici oggetti (pietre, fiammiferi, semi …) provando dapprima a riconoscerne ogni sfumatura, poi a trasformarli in metafore e infine a ridurre la loro familiarità attraverso l’adozione di uno sguardo lontano, diverso, per operare una ristrutturazione cognitiva, percettiva e affettiva che li faccia “esplodere” in una diversa luce rendendoli fecondi generatori di storie.

ore 15.15- 17.00 Cercatori di meraviglie. Laboratorio di “caviardage” a cura di Adele Cammarata

Dentro i testi più insospettabili si nascondono meraviglie. Usando il metodo del caviardage, che prende spunto dalle sperimentazioni dei surrealisti francesi e di altri artisti di poesia visiva, impareremo a “setacciare” i testi per trovare le “pepite”: dalle pagine tipografiche di vecchi libri lasceremo emergere parole legate da nuovi sensi poetici.

17.00 – 18.45 Alle fonti della meraviglia. Laboratorio di lettura e scrittura creativa per bambini a cura di Giovanna Soffientini e Leonora Cupane

In questo laboratorio, dedicato a bambini tra gli otto e gli undici anni, faremo un viaggio attraverso due suggestivi libri per ragazzi, Giordano del faro di Janna Carioli e L’acqua e il mistero di Maripura di Chiara Carminati, il cui elemento comune è l’acqua, fonte in entrambi i casi di stupefatta gratitudine. Dopo una lettura partecipata di ciascuno dei due testi, i bambini saranno invitati a scrivere, ispirati da due elementi presenti nelle storie: il messaggio nella bottiglia e il sogno.

17.15-19.00 Chi ha paura della meraviglia? Laboratorio di scrittura e movimento a cura di Laura Costa

La parola meraviglia ha la radice latina di mirare, dunque è la vista il senso da essa più sollecitato, anche nel ricordo. In questo laboratorio lavoreremo sullo sguardo interiore, come capacità di evocare e rievocare meraviglia attraverso il movimento e le parole, in un andirivieni dalle immagini alla scrittura e da questa al movimento danzato, sperimentando alcuni elementi della danza: l’uso del focus, la focalizzazione dello sguardo, e la relazione con lo spazio e con l’altro, per arrivare a strutturare frasi di movimento. Ci si potrà poi stupire di come siamo stati capaci di un ascolto “visivo”, pronti ad andare verso ciò che ci ha attratti, o che ci ha resi più attenti alle cose intorno a noi. La meraviglia come primo passo verso la scoperta, non puro effetto esteriore, dunque, ma apertura verso il mondo fuori di noi.

19.00 -20.45 Poiché sono carne (guardami ballare). Laboratorio di lettura e visioni cinematografiche a cura di Francesco Romeo

Nulla, infatti, è meno comune e meno comunicabile, e quindi più sicuramente protetto dalla visibilità e dalla udibilità della sfera pubblica, di ciò che avviene nell’ambito dell’attività corporea: i suoi piaceri e le sue sofferenze, il suo lavorio e il suo consumo.

Hannah Arendt

Ogni sapere è sensuale, perché proviene dal corpo.

Edward Dahlberg

L’effetto forse più specifico della meraviglia lo possiamo indicare servendoci di una parola inglese, unmapped. La meraviglia, con mossa da prestigiatore o borsaiolo, ci sfila la mappa da sotto gli occhi, ci libera per un frangente dalle coordinate che amministrano le nostre ore. Il corpo è un geniale nascondiglio. Come per la lettera rubata di E. A. Poe, che la polizia non riesce a trovare proprio perché lasciata in bella vista, una carico inesauribile di meraviglia si acquatta insospettabile dentro i corpi che ci passano davanti, ci attorniano, ci appaiono ogni giorno. Centauri, satiri, sirene sono del resto simboli del portentoso potenziale morfologico dei corpi, di metamorfosi sempre sul punto di compiersi. I corpi sono ampolle, alambicchi. Il laboratorio setaccerà alcuni brani di libri e alcune scene di film che dissigillano la meraviglia dalla vita dei corpi, ne illuminano le repentine irradiazioni, i loro inaspettati movimenti e poteri, capaci di disorientare e folgorare. Le nostre saranno brevi note a margine di una danza implicita.

Saranno letti brevi brani da:

Albero di fumo di D. Johnson

Europe Central di W. T. Vollmann

Villaggi di J. Updike

Ferdydurke di W. Gombrowicz

Le botteghe color cannella di B. Schulz

Si proietteranno scene da:

I re e la regina di A. Desplechin

La pelle che abito di P. Almodovar

Vital di S. Tsukamoto

Two Lovers di J. Gray

Il ragazzo con la bicicletta di L. e J. P. Dardenne

21.15 – 23.00 Dove nidifica la meraviglia. Un itinerario letterario, pittorico, fotografico e cinematografico a cura di Giorgio Vasta

Ulisse che legato all’albero della nave ascolta il canto delle sirene, un cane accovacciato in un angolo di Il buon samaritano di Rembrandt, un giovane daino che in Stand By Me di Rob Reiner (da un racconto di Stephen King) appare all’alba dal folto del bosco, o ancora Pinocchio trasformato in asino in Collodi e l’esplosione dei fuochi d’artificio in Atlante occidentale di De Giudice. L’inatteso è un salto logico – nonché un improvviso inabissarsi delle nostre abitudini percettive e cognitive – in grado di generare stupore. E lo stupore – il taumazein greco – è all’origine della conoscenza. Andremo insieme in cerca dei luoghi in cui nidifica la meraviglia.

Durante il laboratorio si scriverà: verrà assegnato un esercizio che si leggerà e commenterà in gruppo.

Info e prenotazioni: info@lecittainvisibili.com | 339/6587379

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
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