Cpl Concordia, spunta busta con 16 mila euro | Sarebbe intestata a un certo “baffo”

di Redazione

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Cpl Concordia, spunta busta con 16 mila euro | Sarebbe intestata a un certo “baffo”

| giovedì 09 Aprile 2015 - 09:42

Nell’inchiesta sulla Cpl Concordia spunta una busta, con la scritta “baffo”, con all’interno sedicimila euro in contanti. Il plico è stato sequestrato dai carabinieri del Noe nell’ ufficio dell’ex presidente Roberto Casari durante la perquisizione effettuata il giorno del suo arresto. La busta è al vaglio dei pm Henry John Woodcock, Celeste Carrano e Giuseppina Loreto.

Nel frattempo, il responsabile per Lazio, Campania e Sardegna della coop, Nicola Verrini, ha chiesto di essere interrogato e ha parlato con i magistrati della Procura di Napoli per 5 ore: top secret il contenuto delle dichiarazioni anche se, secondo indiscrezioni, il manager avrebbe rivelato alcune modalità del sistema con cui la società avrebbe ottenuto gli appalti per le opere pubbliche.

In particolare, Verrini avrebbe spiegato quali erano i rapporti tra Francesco Simone, responsabile delle relazioni esterne ed ex collaboratore di Bettino Craxi, e l’ex presidente Roberto Casari, entrambi in carcere, con alcuni esponenti del Partito Democratico.

Il 30 marzo scorso erano scattate le manette per i vertici della Cpl e il sindaco di Ischia Giuseppe Ferrandino, Verrini invece si era avvalso della facoltà di non rispondere: per lui era scattata l’ordinanza di custodia per associazione per delinquere, concorso in corruzione e turbativa d’asta. Venerdì scorso anche Francesco Simone aveva chiarito ai magistrati come la Cpl Concordia si sarebbe aggiudicata appalti in diverse regioni italiane.

Politici e amministratori locali avrebbero goduto di consulenze fittizie a familiari o prestanome e subappalti affidati a società costituite ad hoc. Tra i lavori oggetto del’inchiesta ci sono quelli della metanizzazione sull’isola di Procida, che hanno indotto i magistrati ad acquisire documenti custoditi nel municipio e ad emettere avvisi di garanzia per corruzione nei confronti dell’ex sindaco ed ex deputato di An Luigi Muro, di Casari e dello stesso Verrini.

Lunedì si svolgerà infatti l’udienza davanti al Tribunale del Riesame dei primi due indagati detenuti che hanno impugnato il provvedimento restrittivo: Francesco Simone e Maurizio Rinaldi, quest’ultimo presidente del consiglio di amministrazione della Cpl Distribuzione srl.

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