Attentato al Bardo, un arresto nel Milanese | Il marocchino era arrivato con un barcone

di Redazione

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Attentato al Bardo, un arresto nel Milanese | Il marocchino era arrivato con un barcone

| mercoledì 20 Maggio 2015 - 10:24

Un cittadino nordafricano di 22 anni, Touil Abdelmajid, marocchino, è stato arrestato a Gaggiano, nel Milanese perché ritenuto coinvolto nella strage al Museo del Bardo a Tunisi. La conferma è arrivata dalla Polizia di Stato. L’uomo, che risulta irregolare, è stato trovato a casa dei parenti che invece hanno un permesso di soggiorno.

Il marocchino arrestato era ricercato a livello internazionale dalle autorità Tunisine che lo ritengono coinvolto nell’attentato costato la vita a 24 persone, tra cui quattro italiane. È stato catturato dalla Digos a Gaggiano (Milano) ieri sera. Era già stato identificato nel febbraio 2015 a Porto Empedocle dopo essere arrivato con un barcone con altre 90 persone: era stato il fratello a confermare l’identità del congiunto agli investigatori.

I complimenti del premier Matteo Renzi per le forze dell’Ordine:

“Ancora una volta siamo stati più forti noi, più forte lo Stato. Lo abbiamo arrestato”, ha esultato il ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Si conferma quello che abbiamo sempre detto: l’allerta è altissima e il nostro sistema di controllo lo ha dimostrato, non risparmiando nessuna pista, perché questa al terrorismo è una guerra che non ha precedenti. Congratulazioni dunque – conclude Alfano – ai nostri uomini in divisa, agli inquirenti e all’intelligence, che hanno saputo tessere con alta professionalità la rete investigativa, senza escludere alcun canale di possibile infiltrazione”.

Il ministro si è poi dovuto difendere dagli attacchi dell’opposizione, come quello di Matteo Salvini, il leader della Lega Nord: “Il terrorista arrestato oggi a Milano era arrivato in Italia all’inizio dell’anno su un barcone partito dalla Tunisia. Un pericolo che la Lega denunciava da tempo. Alfano dimettiti”, ha scritto su Facebook. In difesa di Alfano, Dore Misuraca, di Area popolare: “Spiace registrare, come sovente purtroppo accade, il solito accanimento contro il ministro Alfano, accusato dalle opposizioni di responsabilità assai vaghe e, soprattutto, ridicole. Sarebbe opportuno, piuttosto, encomiare il lavoro svolto dalla nostra intelligence e da tutti gli uomini in divisa per il risultato ottenuto, grazie alla loro ineguagliabile perizia e professionalità”.

E domani il ministro dell’Interno riferirà alle 9.30 alla Camera sull’arresto in Italia del terrorista che ha preso parte alla strage del museo Bardo di Tunisi. A deciderlo è stata la Conferenza dei capigruppo a Montecitorio.

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