Sei forti esplosioni, una delle quali all’interno dell’aula della Camera afghana, sono state avvertite a Kabul. Le vittime accertate sono sette: secondo polizia si tratterebbe di tutti i componenti del commando uccisi dalle forze speciali al termine di uno scontro a fuoco. I feriti invece sarebbero 31, tra cui donne e bambini, per lo scoppio provocato da un’autobomba.

I Talebani hanno rivendicato l’attacco al complesso che ospita il Parlamento nella capitale afgana, nel quartiere Darul Aman. Si è trattato di un attacco kamikaze da parte di un gruppo armato che ha anche provato a fare irruzione nell’edificio, ma il pronto intervento delle forze di sicurezza afghane è riuscito a scongiurare il peggio.

Secondo le prime ricostruzioni, l’assalto è cominciato con un’autobomba piazzata all’esterno dell’ingresso principale. Lo ha reso noto il capo della polizia della capitale, Abdul Rahman Rahimi che ha aggiunto che almeno una delle sei esplosioni sarebbe avvenuta all’interno dell’edificio. Successivamente un razzo ha colpito il tetto del Parlamento.

Le tv locali hanno mostrato le immagini di parlamentari e impiegati in fuga dall’edificio che è subito stato circondato dalle forze di sicurezza. Anche la sala del Parlamento, dove era in corso una seduta, è stata immediatamente evacuata. Fallito quindi il tentativo di ingresso nel Parlamento, i mujaheddin si sono rifugiati in un palazzo in costruzione da dove hanno ingaggiato una battaglia a fuoco che si è conclusa con la morte di sette militanti.

Il ministero della Sanità ha indicato che in tre ospedali della città, fra cui quello di Emergency, sono stati ricoverati 31 civili (tra questi donne e bambini). Non hanno invece trovato conferma le notizie stampa che indicavano la morte di almeno sei persone (civili). Quanti seguivano in diretta Tv la sessione parlamentare, hanno potuto vedere in diretta la vibrazione prodotta dall’esplosione, la polvere e la fuga dei deputati verso l’uscita.