Continua senza soluzione di continuità la guerra della Tunisia ai gruppi terroristici jihadisti. Il ministero dell’Interno ha reso noto che nella notte tra il 6 ed il 7 agosto la polizia ha arrestato 18 persone sospettate di appartenere ad organizzazioni terroristiche e di stare progettando attentati a vari obiettivi statali.
Un’altra operazione condotta da unità della Guardia nazionale ha portato al fermo di 12 persone a Chehabnia vicino Ben Guerdane, ultima città tunisina prima del confine con la Libia. Secondo le prime risultanze delle indagini, i 12, tra cui una donna, erano a bordo di un bus con l’intento di entrare in territorio libico.
Ma lo scenario resta comunque preoccupante. In Tunisia, secondo il sindacalista delle forze di sicurezza Habib Rachdi, ci sarebbero tutt’oggi campi di addestramento jihadisti a Gafsa, Kef, Sidi Bouzid e Jendouba. Gli allenamenti ed i reclutamenti dei terroristi spesso avvengono nelle moschee e nelle palestre.
Rachdi ha poi aggiunto che l’ex ministro degli Affari religiosi Noureddine Khademi avrebbe fornito licenze ufficiali a imam noti come estremisti religiosi. Questi si occuperebbero, tra l’altro, della preparazione atletica di giovani terroristi da inviare nei territori del Jihad.