Renzi tranquillizza i comuni sui tagli a Imu e Tasi | “Quello che togliamo lo restituiremo per intero”

di Redazione

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Renzi tranquillizza i comuni sui tagli a Imu e Tasi | “Quello che togliamo lo restituiremo per intero”

| lunedì 07 Settembre 2015 - 19:47

“Il 16 dicembre sarà l’ultimo giorno in cui si pagherà la tassa sulla prima casa”. Matteo Renzi torna a rassicurare così gli italiani sul taglio delle tasse direttamente dal salotto televisivo di “Porta a porta“: “Chi è stato 30 anni a lavorare e si è spezzato la schiena è giusto non paghi niente, chi ha la seconda, terza, quarta è giusto che paghi le tasse”.

Durante la registrazione della trasmissione condotta da Bruno Vespa, Renzi sottolinea anche l’impegno nei confronti delle amministrazioni locali: “Daremo ai primi cittadini un assegno corrispondente al taglio dell’Imu e della Tasi. Quello che togliamo ai Comuni lo restituiamo paro-paro, non è che poi aumentano le tasse. Anche se ci accusano di favorire i ricchi”.

“Nel 2014 abbiamo dato gli 80 euro, nel 2015 l’operazione su Irap e costo del lavoro, nel 2016 via Imu e Tasi che è l’operazione che abbiamo annunciato a luglio ed ecco perché il 16 dicembre ci sarà il funerale delle tasse sulla casa – prosegue il premier – Nel 2017 penseremo all’Ires e nel 2018 all’Irpef“.

L’economia? “Sta andando meglio e bisogna dare messaggi di serenità e tranquillità: stiamo ripartendo, dopo tre anni di segno meno è tornato il segno più del Pil“. Ma è sul tema delle riforme che il governo è chiamato alla prova di forza: “Leggo che ci siamo fermati sulla flessibilità pensionistica ma non siamo nemmeno partiti, per un principio di buon senso”.

“Si annuncia una cosa sulle pensioni quando si è sicuri di farla, spererei di farlo comunque nelle prossime settimane o nei prossimi mesi, io sono fiducioso su questo – continua Renzi – Oggettivamente dobbiamo trovare un meccanismo per cui chi vuole andare un po’ prima in pensione prendendo un po’ meno soldi possa andarci.”

È solo una questione di tempo ” e di soldi”. “Sono ottimista ma per lo Stato deve essere a somma zero. Per il Sud nella legge di Stabilità “stiamo studiando il credito di imposta o la possibilità continuare il taglio dei contributi per gli assunti – ha detto il presidente del Consiglio – quello che ci vuole al Sud è prendere un impegno e portarlo al termine. Non servono libri dei sogni”.

Immigrazione. “Dal mare sono arrivate 170mila persone l’anno scorso, che non sono rimaste tutte in Italia. Quest’anno siamo sugli stessi numeri – annuncia Renzi – 116.131 a fine agosto. L’Italia non è invasa come dice qualcuno, ha una presenza ancora sopportabile, ma il punto è che non possiamo continuare così”.

Acqua sul fuoco, ma con cautela: “Il piano Juncker dice che più di 50mila andranno via dall’Italia, ma vogliamo vedere che questo accada. Come si dice a Napoli “ccà nisciun’è fess”. L’Italia non è invasa, la situazione si può sopportare. Ma ora basta. L’UE? Sta cambiando qualcosa, quello che dicevamo solo noi ora lo stanno dicendo in tanti”

Tornando sui temi economici, Renzi ha poi detto: “Con un pochino di buon senso abbiamo preso 17 miliardi grazie alla flessibilità, ora si tratta di portare a casa tutto quello che riusciamo in modo da avere un deficit il prossimo anno che non sia l’1,4% che prevede il fiscal compact firmato dal governo italiano”.

Riforma del Senato e legge elettorale: “Nessuno pensi che si possa ritornare da capo. Non intendo entrare nelle tecnicalità, dico però che con le riforme dobbiamo fare un Paese più semplice. Entro il 15 ottobre si decide al Senato. Poi, dopo sei letture parlamentari, saranno gli italiani a decidere con un referendum sì o no. E poi dicono che non è un processo democratico…”.

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