Roma, chiusi i principali siti archeologici | L’ira del ministro, sindacati sul piede di guerra

di Redazione

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Roma, chiusi i principali siti archeologici | L’ira del ministro, sindacati sul piede di guerra

| venerdì 18 Settembre 2015 - 10:58

Una mattinata di disagi per i turisti in visita a Roma. Alcuni dei siti archeologici più importanti come Colosseo, Foro Romano e Palatino, Terme di Diocleziano e Ostia Antica, sono rimasti chiusi a causa di un’assemblea sindacale.

È quanto si apprende da fonti della Sovrintendenza archeologica. L’apertura dei siti è stata ritardata alle 11.30, orario in cui si è conclusa l’assemblea.

“La misura è colma. Ora basta”, ha detto il ministro di Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini. “Proprio mentre i dati del turismo sono tornati straordinariamente positivi”, ha poi aggiunto.

Franceschini ha anche annunciato che, d’accordo con il premier Matteo Renzi, proporrà in Consiglio dei ministri di inserire musei e luoghi della cultura nei servizi pubblici essenziali.

Non si è fatta attendere la replica dei sindacati. “La vertenza sui beni culturali potrebbe portare ad uno sciopero nazionale e le dichiarazioni odierne del ministro Franceschini certo non aiutano. Cgil,Cisl e Uil hanno già avviato le procedure previste dalle legge”, annuncia Claudio Meloni, coordinatore nazionale Cgil per il Mibact.

“È uno strano Paese quello in cui un’assemblea sindacale non si può fare“: così Susanna Camusso replica alle polemiche. “Capisco” fare “attenzione in periodi di particolare presenza turistica, ma se ogni volta che si fa un’assemblea si dice che non si può, si dica chiaramente che non ci possono essere strumenti di democrazia”.

E anche il sindaco Ignazio Marino in un video su Facebook ha detto la sua. “La chiusura del Colosseo è uno schiaffo ai tanti cittadini e turisti che volevano visitare il sito più importante e amato d’Italia, è uno sfregio per il nostro paese. Lo abbiamo liberato dalle auto e dai camion bar ora liberiamolo dai ricatti”.

La chiusura del Colosseo è uno schiaffo ai tanti cittadini e turisti che volevano visitare il sito più importante e amato d'Italia, uno sfregio per il nostro paese.

Posted by Ignazio Marino on Venerdì 18 settembre 2015

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