Pensioni, cauto il ministro Padoan | “Valutare attentamente l’impatto sul debito”

di Redazione

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Pensioni, cauto il ministro Padoan | “Valutare attentamente l’impatto sul debito”

| giovedì 24 Settembre 2015 - 11:28

Esecutivo ancora al lavoro sul nodo pensioni. Il tentativo, confermato dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in audizione nelle commissioni Bilancio e Lavoro di Camera e Senato, è quello di “analizzare la questione a partire dalla legge di stabilità e compatibilmente con il quadro di finanza pubblica”. Il problema, secondo il ministro, è che “qualsiasi intervento avrebbe un impatto sull’indebitamento”.

“Ogni cambiamento del sistema pensionistico va attentamente valutato, a partire dall’impatto sui conti“, ha spiegato Padoan. A rischio, in particolare, la cosiddetta “opzione donna”, di cui aveva parlato anche il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, i cui benefici scadono il 31 dicembre e che necessita di una modifica della normativa vigente “dalla quale conseguirebbero maggiori oneri per i quali servirebbero contestuali mezzi di copertura”.

“La disponibilità a margini di flessibilità che consentano di adeguare le scelte di pensionamento alle esigenze individuali sulla base di criteri attuariali è di per sé un aspetto positivo e potrebbe essere utile”, ha spiegato Padoan. Tuttavia, ci sono “alcuni aspetti da considerare”, a partire dal fatto che “in una società con un incremento di vita atteso è ipotizzabile un progressivo aumento dell’età di pensionamento”. Inoltre, ha puntualizzato ancora, “il nostro è un Paese caratterizzato da un elevato debito pubblico” e il sistema pensionistico deve rimanere “in linea” con gli obiettivi di rientro del debito. “Ogni eventuale intervento di anticipo – ha evidenziato Padoan – determina un aumento di spesa e dell’indebitamento netto e necessita di copertura finanziaria, il meccanismo attuariale potrebbe non essere sufficiente”. Nell’ordinamento vigente, ha concluso, “ci sono già forme di flessibilità”.

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