Ragusa, detenevano armi, munizioni e droga VD | Tre arresti, possibili collegamenti mafiosi FOTO

di Redazione

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Ragusa, detenevano armi, munizioni e droga VD | Tre arresti, possibili collegamenti mafiosi FOTO

| sabato 24 Ottobre 2015 - 08:27

Un vero e proprio arsenale di armi è stato scoperto a Vittoria e Comiso dalla polizia di Ragusa: in manette sono finite tre persone. Tra le armi sequestrate: pistole con silenziatore, munizioni, fucili, polvere da sparo, macchine per fabbricazione di cartucce, gruppi ottici da cecchini, fucili a pompa, giubbotti antiproiettile ed una ‘penna pistola’. Rinvenuta anche della droga.

Molte di queste armi sono risultate provento di furti commessi in provincia di Ragusa, altre potrebbero venire dall’est Europa. Le indagini della squadra mobile “sono in corso per accertare se le armi fossero in uso ad uno dei clan mafiosi della zona, anche perché erano pronte all’uso con il colpo in canna ed in perfetto stato di funzionamento”.

Gli arrestati sono:

Rosario Greco, di 32 anni, indagato per la detenzione illegale di un fucile a pompa americano con puntatore laser, altre parti di armi di provenienza furtiva e munizionamento illegale;

Marco Di Martino, di 40 anni, accusato di detenzione illegale di 5 fucili dotati di congegni di puntamento ottici per tiro di precisione balistica, 3 pistole, una penna-pistola, un giubbotto antiproiettile, materiale per fabbricazione di esplosivi, polvere da sparo, pressa per confezionamento cartucce e un migliaio di munizioni;

Andrea Di Martino, di 24 anni, arrestato per detenzione di 700 grammi di marijuana e detenzione di 3 pistole e 2 fucili.

 

All’operazione hanno partecipato unità cinofile antidroga e antiesplosivo, i cui cani hanno fiutato la marijuana e la presenza di polvere da sparo, con il supporto delle volanti e del reparto prevenzione crimine. Alla polizia Andrea Di Martino ha spiegato che i 700 grammi di marijuana, nascosti in un forno, erano per suo personale a scopo terapeutico.

Quanto alle armi le versioni sono discordanti. Sempre Andrea Di Martino ha detto che non sono sue e di non saperne alcunché. Greco ha sostenuto, invece, di avere trovato in campagna e portato a casa il fucile a pompa con il puntatore laser da tiratori scelti.

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