Sotto copertura, seconda e ultima puntata | Dedicata a chi combatte la camorra tutti i giorni

di Azzurra Sichera

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Sotto copertura, seconda e ultima puntata | Dedicata a chi combatte la camorra tutti i giorni

| martedì 03 Novembre 2015 - 20:27

Uno scagnozzo di Iovine tiene sotto controllo Emilio, il quale è in auto che aspetta Anna. La ragazza intanto ha spento il cellulare e al commissariato viene dato il via per “mettersi in posizione”. Quando la ragazza scende da casa Emilio le dice: “Volevo solo dirti che mi fido di te”. Poi però non vede l’anello che le ha regalato e reagisce male, lei – che aveva visto l’uomo di Iovine dietro di lui – lo caccia di malo modo per proteggerlo.

In auto Anna si mette a piangere, chiede a suo padre di tornare indietro perché non si sente bene e dopo qualche insistenza i suoi genitori si convincono. “Tutto annullato, Anna è voluta tornare indietro”, annuncia Romano.

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Anna quindi va in auto da Emilio e si convince a dirgli la verità su questo “zio” che va a trovare: “Il nome non te lo posso dire è uno troppo importante, è uno che a Casale comanda tutto, anzi, non solo a Casale”. “Antonio Iovine” le risponde subito Emilio. “Che c’entri tu con quello?” le chiede. “I miei lo conoscono da tanto tempo, ha abitato in casa nostra. Adesso io sto da lui tutti i fine settimana, cucino, stiro, lavo, gli faccio compagnia” ammette Anna. “Solo compagnia, potrebbe essere mio padre”. La squadra di Romano è in ascolto e intercetta questa confessione: è la prova che mancava.

Ma Emilio capisce che Iovine si è innamorato di lei. “Ma se mi ha detto lui di trovarmi un ragazzo” gli dice Anna. Lui allora non la prende bene, poi le dice di lasciarlo, di non andarci più, che possono scappare insieme anche domani. Anna gli giura che non lo vedrà più. I suoi genitori non la prendono molto bene ma la ragazza rimane della sua decisione.

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La squadra, dopo la decisione di Anna, deve cambiare strategia. Romano parla con la procuratrice e lei gli dice di fermare tutto: “Mancano due settimane al termine che le ho dato, poi si assumerà le sue responsabilità” conclude.

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Iovine, domenica, convoca non solo Anna, ma tutta la famiglia. “Noi siamo mortificati” dice il padre di Anna al boss. “La mortificazione non ha risolto mai niente” gli risponde il boss.

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Poi Iovine parla con Anna in privato in cucina: “Capisco te e il tuo fidanzato, ma se fai di testa tua succede un pasticcio” le dice il boss. “Io non voglio fare il cattivo… Quando io ti chiamo tu devi venire hai capito? Questo è un segreto nostro non c’è bisogno che lo sappia Emilio” le dice.

Romano intanto incontra l’ingegnere Ricci che si dice disposto a collaborare per catturare Iovine: non sa dove si trovi ma sa che intenzione ha. Nel frattempo Anna, contattata da Iovine di mercoledì, deve recarsi da lui ed è costretta a mentire a Emilio. La squadra capisce che sono saltati gli schemi ma anche che sotto c’è qualcosa.

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Emilio mostra ad Anna un vecchio casolare e le dice che ha intenzione di coltivare la terra intorno all’edificio insieme a lei. Intanto il fratello più piccolo di Anna, Domenico, si mette nei guai: ha chiesto a qualcuno di fare dei “servizi”. La madre dei due allora va dal boss dicendogli che è preoccupata per il piccolo, ma poi gli parla anche di Anna e del suo comportamento. “Voi mi siete stati vicini nei momenti difficili e io questo non me lo scordo” le dice don Antonio. Poi la donna gli dice: “Prendete me al posto di mia figlia”, ma il boss rifiuta la generosa offerta.

Per “sistemare” le situazione, Iovine parla con il ragazzo che aveva “arruolato” il figlio dei Corradi e gli ordina di uccidere una persona, ovvero l’ingegnere Ricci. Romano, giunto sul posto dell’omicidio, incontra la procuratrice: “Il prossimo potrebbe essere lei ci ha pensato? Stia attento” gli raccomanda.

Anna la sera guarda il telegiornale e scopre che il ragazzo che aveva visto a casa di Iovine è stato ucciso e si reca a casa del boss per chiedere spiegazioni. “Se devo ammazzare qualcuno lo faccio solo per proteggere quello che è mio” le dice e poi le regala una collana: “Sei libera, non ci vedremo più”. In realtà l’intenzione del boss è quella di uccide lei e tutta la sua famiglia. 

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Ad occuparsi di Iovine adesso ci pensare la cugina della ragazza, Giuliana: a casa sua si brinda e si festeggia per “l’opportunità” mentre i genitori di Anna si disperano perché lo zio non gli sta passando più nemmeno i soldi per l’affitto. Romano intanto capisce che Anna non li porterà più da Iovine: “Dobbiamo ricominciare tutto daccapo” dice ai suoi.

Rossana confida al commissario di essere incinta e di essere terrorizzata all’idea che dovrà dire un giorno a suo figlio che suo padre è morto e che il suo assassino è ancora libero. Romano invece parla con la figlia che si è trasferita a Edimburgo, alla quale confessa di aver capito che tra lei e uno dei suoi c’è del tenero.

Inizia un nuovo giorno: “Dobbiamo ricominciare” dice Romano ai suoi. Ascoltando alcune intercettazioni capiscono che adesso ad occuparsi della zio ci sarà Giuliana e ci muovono per mettere le cimici nell’auto del fidanzato della ragazza. A confermare il nome della ragazza è Emilio che va in commissariato a parlare con Romano: “Ce lo tolga di mezzo” gli chiede. “Per Anna era più difficile che per chiunque altro, ma è cambiata e l’ha fatto per te” gli dice il commissario.

Iovine intanto pensa a una trappola per i Corradi, un pranzo a casa dei genitori di Giuliana. Ma la raccomandazione del boss è una sola: “Non voglio che soffra”. Anna nel frattempo ha fatto pace con Emilio.

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Romano e i suoi ascoltando le intercettazioni capiscono cosa sta succedendo e che è arrivato il momento di agire: hanno un’occasione sola perché se l’operazione dovesse fallire, tutto il lavoro fatto finora andrebbe in fumo.

Al pranzo però non va Iovine ma uno dei suoi; il boss rimasto solo a casa non fa che pensare ad Anna e quindi all’ultimo minuto cambia idea e va anche lui a casa dei genitori di Giuliana. Quando i suoi scagnozzi stanno per fare irruzione per compiere la strage, Romano e i suoi li bloccano e li arrestano. Ma non è ancora finita.

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La squadra irrompe a casa di Giuliana e ammanettano il boss. “Complimenti a voi e ai vostri uomini, piacere di conoscervi” dice Iovine una volta catturato. L’ultimo sorriso prima di andare in commissariato è per la sua Anna.

Un lungo, lunghissimo applauso, accoglie Romano e suoi dopo la cattura di Iovine. La fiction termina con Carlo e la figlia di Romano che suonano le campane di Casal di Principe.

Dopo l’arresto di Antonio Iovine il potere è passato a Michele Zagaria – si legge nei titoli di cosa – il commissario Romano e i suoi sono già sulle sue tracce. E poi la dedica finale:

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