Bologna, Salvini attacca Alfano: “Mai con noi” | Berlusconi: “Con questa unità vinceremo”

di Redazione

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Bologna, Salvini attacca Alfano: “Mai con noi” | Berlusconi: “Con questa unità vinceremo”

| domenica 08 Novembre 2015 - 14:33

È il giorno dell’adunata leghista in Piazza Maggiore che vive di momenti di tensione con le proteste degli antagonisti e il comizio del leader del Carroccio, Matteo Salvini, di quello di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e di quello di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Il primo a parlare è Silvio Berlusconi che, dopo il lancio di uova al suo arrivo, è salito sul palco parlando di votazioni. “Con questa ritrovata unità vinceremo le prossime elezioni. Con Matteo, con Giorgia e con Silvio non ce ne sarà più per nessuno” che sottolinea poi come Fi, Lega e Fdi, insieme, potranno “superare il 40%”. Questa, aggiunge, “è una giornata fondamentale per il futuro di tutti noi e dell’Italia”.

Subito dopo è stata la volta di Giorgia Meloni: “Renzi non sa neanche leggere la bussola: nella legge di stabilità non c’è nessun taglio agli sprechi, nè taglio alle tasse. Stanno lì a vantarsi di togliere norme ridicole introdotte da loro, mettono Marino a fare il sindaco poi lo sfiduciano e vogliono essere ringraziati: siate coerenti e dimettetevi, adesso andate a casa”.

Infine grande attesa ed ovazione per Matteo Salvini. “Con noi un personaggio inutile e incapace come Angelino Alfano non ci sarà mai: occupati dei poliziotti, cretino che non sei altro, e lascia perdere la politica che non fa per te”.

Un saluto e un ringraziamento ha rivolto Matteo Salvini ai membri delle “Forze dell’ordine feriti dai centri sociali che sgombereremo col sorriso uno per uno. Dopo i campi rom, i centri sociali”.

Salvini ha voluto sottolineare che la manifestazione di Bologna “non è un ritorno al passato, al ’94, alle vecchie formule, alle marmellate: qua comincia qualcosa di nuovo che è guidato dalla Lega, ma che è aperto a tutti gli italiani che oggi sono lontani dalla politica”.

“La leadership – ha dichiarato Salvini – la scelgono i cittadini, non un palco, un microfono o una piazza. Oggi siamo qui per dire che insieme si vince se qualcuno è in cerca di poltrone questa è la piazza sbagliata. Oggi qua parleremo di lavoro, futuro, giovani, di liberare le energie che in Italia ci sono e che invece sono tenute fra le grinfie della burocrazia, dall’eccesso di pressione fiscale”.

Non si è fatta attendere la replica del ministro Alfano, intervistato a ‘L’Arena’ su Rai 1. Matteo Salvini “non è un piccolo uomo o un ominicchio, ma un quaquaraquà incolto e ignorante cui nessun paese al mondo affiderebbe neanche la delega alle zanzare”. Il ministro va anche all’attacco dell’ex Cav: “Andare a 80 anni a farsi fischiare da questa gente è una cosa molto triste. Salvini è diventato il suo diretto superiore”. Berlusconi, che “ha fatto malissimo ad andare lì”. “La macchina – conclude – la guida Salvini”.

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